
Tra le figure storiche dello shipping italiano, Nerli era stato indagato per un danno erariale da 14 milioni all'Autorità portuale di Napoli, vicenda che segnò la sua vita ma che lo vide assolto da ogni accusa nel giugno 2020, dopo otto anni. Per Francesco Merlo, ex presidente di Assoporti e presidente di Federlogistica, "Nerli è stato un maestro in grado di affermare e difendere sempre la funzione e il ruolo del pubblico nella portualità. Fece dell'autonomia di Assoporti una bandiera della sua azione, con un'eccezionale coerenza quando la politica voleva ridimensionarne il ruolo. Avrebbe meritato un ruolo di Governo anche in segno di riconoscenza che il Paese e non solo la portualità gli devono".
A ricordare Nerli è anche Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti la federazione degli agenti marittimi. "Sarebbe stato un ottimo ministro dei Trasporti, ma da presidente di Assoporti in fondo in fondo è stato lui un vero e proprio ministro ombra". Pasqualino Monti, presidente del porto di Palermo ed ex presidente di Assoporti, lo ricorda così: "Ha guidato Assoporti con fermezza. Uomo intelligente, con scaltrezza politica e fermezza di idee. Grande stratega e rifondatore della portualità italiana".
IL COMMENTO
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