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Portato da 361,89 euro a 2500 "per fare cassa"
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L'assessore regionale Marco Scajola, delegato al Tavolo Nazionale del Demanio Marittimo, interviene in merito all'aumento dell'importo del canone demaniale minimo portato da 361,89 euro a 2500. "E' inaccettabile un aumento indiscriminato che, soprattutto in questo periodo, è impossibile da sostenere da parte di molti concessionari. Il Governo, probabilmente, ha ideato questa soluzione per fare cassa, ma è una scelta scellerata che comporterà la restituzione delle concessioni demaniali marittime. Inoltre, non verranno più svolte manifestazioni sulle nostre coste, perché saranno troppo onerose per gli organizzatori".

L'aumento colpirà diverse realtà dai comuni, alle piccole concessioni, dalle associazioni sportive a quelle di volontariato. "Abbiamo chiesto al Governo di rivedere questa decisione ed iniziare a studiare concretamente insieme alle Regioni una riforma completa del Demanio Marittimo. Sarebbe importante, inoltre, permettere di rilanciare le nuove concessioni, ovvero affidare aree a nuovi concessionari e creare un nuovo sistema virtuoso, che ci permetterebbe di valorizzare le nostre coste, garantendo alle persone di lavorare in sicurezza con certezze, riqualificando il nostro territorio. Purtroppo, invece, dobbiamo constatare che il Governo da una parte tentenna nel sostenere le attuali concessioni demaniali marittime in essere e dall'altra si inventa misure scellerate per fare cassa", conclude Scajola.