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Il tecnico rossoblù salva la prestazione e si rammarica per la beffa finale
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 Rolando Maran cerca di vedere il buono nell'amarissimo pari del Genoa a Firenze: "La vittoria in una partita così complicata - dice a Sky - sarebbe stata straordinaria, e resta l'amarezza perché hai avuto l'occasione per chiuderla e perché la vedi svanire un minuto e venti dopo il recupero. Sappiamo che c'è da fare qualcosa in più, negli episodi non siamo aiutati dalla buona sorte. Abbiamo visto svanire il successo nel momento in cui andavamo meglio, visto che abbiamo finito in crescendo. Per il resto eravamo in controllo, e dispiace perché al di là dei punti avevamo bisogno di una soddisfazione che con l'atteggiamento siamo andati a cercare. Forse anche in modo troppo generoso: nel finale i due centrali sono andati a scontrarsi perché tutti e due sono andati sul pallone. Il momento impone lucidità e nessun errore".

Maran (foto Tanopress) elogia Pjaca, che ha "rischiato" di essere l'eroe di serata: "Dopo essere stato positivo si è fatto anche male, ed è in un momento comunque di ottima condizione. Marko è entrato bene, e ha nelle corde certe situazioni: in settimana l'avevo provato esterno e può giocare anche lì per la gamba che ha. Deve ritrovare il campo e la giusta condizione. Anche Destro, al di là del gol sbagliato, è entrato bene. Ci serve questo piglio".

Che cosa lascia a Maran questo pareggio? "Per prima cosa la compattezza che avevamo un po' perso, e il rendere difficili le partite degli altri, anche se noi non concediamo mai tanto agli altri. Ci vuole però l'equilibrio per fare le due fasi con la stessa intensità di gioco e uomini. Una prestazione sulla quale costruire, vincendo potevamo farlo ancora meglio, ma stavolta c'era lo spirito che ci voleva".