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Alla quarta esperienza sulla panchina del Grifone, il tecnico romagnolo comincia dalla trasferta alla Spezia
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Davide Ballardini si prepara a debuttare per la quarta volta sulla panchina del Genoa nel derby regionale al Picco contro lo Spezia: "L’emozione c’è ogni volta che torno a Genova e al Genoa. L’emozione, un grande senso di responsabilità, tanta voglia di campo e di iniziare ad allenare, perché il campo - dice ai media ufficiali - è la nostra vita. Io non so cosa dire ai tifosi, l’unica cosa che posso dire è che se le persone mi vogliono così bene e mi apprezzano come persona e come tecnico è perché probabilmente vedono in me una persona pulita, onesta e capace. Schietta, sincera, anche un po’ timida e ruvida come i genovesi, ma magari vedono che ho queste cose che sono simili al tipico genovese. La situazione del Covid pesa tanto a tutti. Il nostro stadio e la nostra gradinata, mancano l’amore e la passione, l’affetto smisurato che c’è per noi. Pesa tanto ma non deve essere un modo per dire che le cose non vanno bene. Questo non c’entra nulla”.

Il Genoa di Ballardini parte dal Picco. “Ho visto tutti i giocatori allenarsi solamente oggi, ma nonostante questo noi staff e giocatori abbiamo il desiderio di fare una bella partita, perché solo così puoi essere positivo. Puoi anche divertirti ma faticando, devi essere molto serio e darti da fare nell’impegno, nella serietà e nella fatica. Solo così puoi toglierti delle soddisfazioni. Da dove sono ripartito? I giocatori tecnicamente li conosciamo tutti. Sono entrato come la persona che sono e con le idee che ho. Nel quotidiano cerco di trasmettere le idee, i valori e quello che pretendo dal campo. La classifica la guardi, la guardiamo tutti. Chiaro che da qui in avanti dobbiamo cercare di far meglio di fare quanto fatto fino ad ora. La classifica la guardiamo tutti e siamo tutti dispiaciuti – per non dire altro – ma questo deve servire per spingerci a fare qualcosa di meglio”.