![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20201225183253-Immagine.jpg)
L'idea è venuta a don Valentino Porcile, parroco della chiesa della santissima Annunziata di Genova Sturla. "Lo abbiamo deciso proprio nelle ultime ore", spiega don Valentino. Il medico si è ammalato di Covid, ha lottato, è guarito ed è tornato a servire chi soffre. E' un simbolo in un anno difficile con malattie, incertezze, mancanza di dignità, mancanza di lavoro. Un Natale diverso: questo camice al contatto di Gesù rappresenta la preghiera con cui chiediamo lui di sostenerci nel cammino".
Ma non per questo un Natale meno sentito o meno solidale. La partecipazione alla messa anticipata di mezzanotte così come alle altre celebrazioni è stata in proporzione la stessa degli altri anni, anche se alcune persone sono rimaste al di fuori della chiesa per rispettare il distanziamento. "E non è mancata la solidarietà: quest'anno abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi con cui abbiamo acquistato dai ristoratori genovesi il pranzo di Natale da inviare alle famiglie più bisognose", racconta don Valentino. Un duplice aiuto in un momento in cui anche la solidarietà trova ostacoli.
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale