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Italiano batte Ranieri, dunque, ma anche Nzola meglio di Keita. Gli aquilotti erano passati in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Terzi su assist di Chabot, sul quale Audero aveva potuto fare poco. Ma la Sampdoria aveva reagito bene, confezionando il pareggio con un’azione corale perfetta sull’asse Keita, Damsgaard, Jankto e infine Candreva, che in equilibrio precario batteva Provedel al volo. Di fatto, l’unica vera, bella giocata della Samp in quasi tutta la gara.
Nel secondo tempo la formazione di Ranieri spariva dal terreno di gioco, lo Spezia ne approfittava per guadagnare metri e riportarsi in avanti grazie ad un rigore piuttosto generoso, anche se l’ingenuo Thorsby, al secondo penalty procurato di fila, dovrà imparare ad essere più prudente in area di rigore. Nzola si rivelava implacabile dal dischetto, sebbene Audero avesse intuito l’angolo. Il portiere della Samp si rendeva protagonista di un paio di parate importanti con i piedi, Ranieri dalla panchina tardava troppo i cambi per tentare di invertire il trend negativo e lo Spezia non aveva alcuna difficoltà a condurre in porto l’incontro. L’ultimo brivido era di Yoshida, il cui colpo di testa lambiva i legni. Giusto così.
Ora la Sampdoria è attesa dalla sfida con l’Udinese al Ferraris e poi dalla trasferta di Parma e ha comunque la possibilità di virare ad una quota da salvezza tranquilla. Ma deve ritrovarsi, perché la “botta” subìta al “Picco” è stata pesante. Lo Spezia andrà a Torino con i granata per un altro scontro diretto. E’ ancora tutto in gioco, insomma.
IL COMMENTO
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