Il gemellaggio tra mare e neve, avviato su Primocanale, in pieno lockdown di primavera, e proseguito in autunno con altrettante partecipazioni in diretta delle ragazze azzurre dello sci, all’interno di Viaggio in Liguria, ha visto nelle ultime ore un’esaltazione delle differenti partecipanti sul tetto del mondo.
Sono i casi di Sofia Goggia, discesista a un passo dalla coppa del mondo di specialità, con un bis tra venerdì e sabato, che le regala il record di 4 vittorie consecutive, Elena Curtoni, oggi terza e spesso a Genova per ragioni di cuore, Michela Moioli, olimpionica di snowcross e puntuale con la vittoria nella prima gara odierna della stagione: “Sono innamorata delle onde da surf di Levanto e dei gattafin” rivelò in diretta la medaglia d'oro di Pyeongchang a mattatrice di una protagonista in cui nelle ultime ora salito sul podio, nella prova maschile, anche il genovese Lorenzo Sommariva.
Atlete di primissima fascia che, con semplicità, hanno costruito un ponte virtuale tra montagna e Liguria, quest’anno ricoperta da un’insolita e copiosa coltre bianca, per mezzo di disponibilità e simpatia non così scontate in campionesse di quel livello.
Aspettando il ritorno al vertice della numero uno in carica, Federica Brignone, di padre savonese, magari già dagli imminenti mondiali di Cortina, non può essere dimenticata la rivelazione d’anno: “piuma d’acciaio” Marta Bassino da Borgo San Dalmazzo, regina dello slalom gigante, che aveva raccontato la vicinanza alla spiaggia di Ventimiglia grazie a quel Colle di Tenda oggi spazzato dalla furia di pioggia e fango, in attesa di urgente ricostruzione per evitare la morte economica di un’intera vallata.
Orgogli nazionali, gente tosta, facce pulite da fatica, sudore e sacrifici. Sciatrici che, anche, grazie a quelle interviste hanno avvicinato un po’ di più il mare alla montagna. E per le quali, al netto di uno straripante talento, fa piacere poter pensare che Viaggio in Liguria abbia portato bene.
Rivedi tutte le interviste ai link sottostanti.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più