
In molti così chiedono che Ibrahimovic non partecipi, come previsto da contratto, quale super ospite al Festival di Sanremo. "Non dovrebbero invitarlo - dice il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, tifoso interista - ma lo vorranno a maggior ragione proprio per quello, siccome è Ibra fa audience. Insulterà qualcun altro probabilmente, ma per lui non valgono i criteri per i quali ad altri è toccato scusarsi per insulti razzisti, perché quello comunque lo giri, secondo i criteri attuali, è un insulto razzista".
Dello stesso avviso il sindaco di Imperia Claudio Scajola: "Vedere le immagini, trasmesse in tutto il mondo, dello spettacolo indegno andato in scena durante il derby di Milano, mi fa dire che non sia concepibile avere Ibrahimovic come ospite d'onore al Festival di Sanremo. La gravità delle parole pronunciate non può passare come se nulla fosse: serve un atto forte, simbolico, di condanna. Il servizio pubblico non può girarsi dall'altra parte".
Si schiera anche il Codacons: "La Rai rischierebbe di far passare l'errato messaggio che l'azienda avalla il razzismo, dando un posto d'onore ad un calciatore che si è reso protagonista di un episodio odioso. Al contrario Sanremo, così come lo sport e gli spettacoli in generale, dovrebbe essere - dice il presidente Carlo Rienzi - tempio dell'uguaglianza e del rispetto di ogni individuo e di ogni diversità. Per tale motivo inviamo oggi una formale diffida alla Rai, dove si chiede, nel caso in cui il Festival dovesse svolgersi regolarmente, di non consentire la partecipazione di Ibrahimovic alla kermesse".
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