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Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica di Savona che ha coordinato le indagini dei carabinieri albenganesi. I militari hanno dimostrato come la donna "fosse socialmente pericolosa e vivesse grazie a furti e truffe", compiuti nelle province di Savona e Imperia, doe agiva fingendosi impiegata delle Poste o della luce o del gas. La donna ha movimentato negli anni circa 300 mila euro tra conti correnti bancari, conti e libretti postali, ha acquistato auto e terreni poi rivenduti, ha investito in buoni fruttiferi. I militari hanno dimostrato che la ricchezza derivava da furti e truffe. Per questo sono stati confiscati libretti postali, buoni fruttiferi, buoni dematerializzati postali, un terreno agricolo in Albenga. La donna, che non ha mai avuto un lavoro, ha collezionato 31 condanne per truffa dal 1983 al 2018 ed altri procedimenti sono pendenti. E' stata anche condannata per ricettazione, falso, evasione, guida di veicoli con targhe contraffatte.
IL COMMENTO
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