"Con questi dati in continuo miglioramento non poteva che essere così. Bene hanno fatto le Regioni, che vivono la realtà dei territori, a intervenire affinché la classificazione non slittasse di una settimana per una questione burocratica e non scientifica, non rendendo vani i sacrifici fatti da tutti per arrivare fin qui. E ora impegnamoci a rispettare le regole affinché si possa migliorare ulteriormente. Uniti ce la faremo!", ha scritto il presidente della regione Giovanni Toti sul suo profilo Facebook.
La Liguria sarà dunque gialla da lunedì, e non da domenica 31, come si ipotizzava in un primo momento per il cambio di fascia di tutte le regioni.
Ecco che cosa cambia e cosa si potrà fare o meno in colore giallo:
per quanto riguarda gli spostamenti sarà vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, salute e necessità.
Spostamenti consentiti all’interno e fuori del proprio comune. Consentito lo spostamento verso le seconde case, anche fuori regione, ma solo il nucleo familiare può spostarsi. Vietato lo spostamento in altra Regione (ad eccezione di motivi di lavoro, salute, necessità. Il rientro a casa, domicilio, abitazione e residenza è sempre consentito). Permane il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Negozi aperti. I centri commerciali restano chiusi nel weekend, ad eccezione dei generi di prima necessità. Parrucchieri e centri estetici aperti.
Bar e ristoranti aperti fino alle 18, poi asporto (alcol vietato) e consegna a domicilio fino alle 22. Divieto di asporto per i bar (locali senza cucina) dopo le 18.
Consentita visita agli amici all’interno della Regione, per una sola volta al giorno. Nella stessa auto il massimo consentito è di due adulti e due minori di anni 14. Le stesse regole valgono per la visita ai parenti.
Consentite passeggiate e jogging. Restano chiuse palestre e piscine, aperti i centri sportivi.
Scuole in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato.
Con la Liguria in zona gialla, da lunedì 1° febbraio 2021 i due musei statali di Genova riaprono le porte ai visitatori, dopo più di due mesi di chiusura forzata a causa delle decisioni governative per il contenimento del contagio da coronavirus.
I musei, gli istituti e i luoghi della cultura saranno aperti dal lunedì al venerdì, tranne che nei giorni festivi. La modalità di fruizione deve rimanere contingentata. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
Palazzo Ducale organizza visite guidate, tre nel giorno di lunedì, dove si verrà accompagnati dalla direttrice Serena Bertolucci. "La mostra su Michelangelo sarà prolungata fino al 2 di maggio. Abbiamo pensato per festeggiare un giorno importante di organizzare tre visite da me guidate e poi stiamo studiando altre iniziative, visto che l'apertura solo dal lunedì al venerdì ci penalizza un po' perchè la gente lavora. Stiamo pensando a visite durante la pausa pranzo e ad aprire alle 10.00 per poi fare orario continuato" ha detto Bertolucci.
Il Museo di Palazzo Reale sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30 (ultimo ingresso ore 13); Palazzo Spinola sarà invece visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 13.30 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30), in un’ideale staffetta che coprirà la totalità dei giorni feriali in considerazione della chiusura obbligata nei week end.
Ricordiamo che in Italia, sono in area arancione le regioni: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano.
Negozi aperti. I centri commerciali restano chiusi nel weekend, ad eccezione dei generi di prima necessità. Parrucchieri e centri estetici aperti.
Bar e ristoranti aperti fino alle 18, poi asporto (alcol vietato) e consegna a domicilio fino alle 22. Divieto di asporto per i bar (locali senza cucina) dopo le 18.
Consentita visita agli amici all’interno della Regione, per una sola volta al giorno. Nella stessa auto il massimo consentito è di due adulti e due minori di anni 14. Le stesse regole valgono per la visita ai parenti.
Consentite passeggiate e jogging. Restano chiuse palestre e piscine, aperti i centri sportivi.
Scuole in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato.
Con la Liguria in zona gialla, da lunedì 1° febbraio 2021 i due musei statali di Genova riaprono le porte ai visitatori, dopo più di due mesi di chiusura forzata a causa delle decisioni governative per il contenimento del contagio da coronavirus.
I musei, gli istituti e i luoghi della cultura saranno aperti dal lunedì al venerdì, tranne che nei giorni festivi. La modalità di fruizione deve rimanere contingentata. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
Palazzo Ducale organizza visite guidate, tre nel giorno di lunedì, dove si verrà accompagnati dalla direttrice Serena Bertolucci. "La mostra su Michelangelo sarà prolungata fino al 2 di maggio. Abbiamo pensato per festeggiare un giorno importante di organizzare tre visite da me guidate e poi stiamo studiando altre iniziative, visto che l'apertura solo dal lunedì al venerdì ci penalizza un po' perchè la gente lavora. Stiamo pensando a visite durante la pausa pranzo e ad aprire alle 10.00 per poi fare orario continuato" ha detto Bertolucci.
Il Museo di Palazzo Reale sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30 (ultimo ingresso ore 13); Palazzo Spinola sarà invece visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 13.30 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30), in un’ideale staffetta che coprirà la totalità dei giorni feriali in considerazione della chiusura obbligata nei week end.
Ricordiamo che in Italia, sono in area arancione le regioni: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano.
IL COMMENTO
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