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Crollo Morandi, lunedì l'incidente probatorio. La mamma di Mirko: "Troppo dolore per esserci" - L'INTERVISTA
Sulle tempistiche, che in tanti vorrebbero ‘più celeri’, Cozzi ricorda il grande e doveroso lavoro fatto: “In questo caso ‘fate presto’ è ridondante, fin dai primi momenti della tragedia che ha coinvolto non solo le 43 vittime, ma anche i loro familiari, coloro che hanno riportato lesioni, quelli che hanno subito danni economici, gli sfollati, tutta la comunità e non solo genovese. Oltre all’incidente probatorio, è in atto la fase del deposito delle intercettazioni telefoniche che i difensori possono ascoltare senza poterne fare copia per stabilire le conversazioni che il pm chiederà di usare nel processo, mentre i difensori potranno fare le loro obiezioni sulla ammissibilità di alcune o chiedere che ne vengano acquisite altre. È già un’altra attività importante che sta avvenendo in tempi normali, non di fretta, con la delicatezza che il processo esige, ma senza che ci sia un giorno in cui non vengano svolte attività utili”.
E intanto ci si interroga su se e nel caso quando e dove il processo si terrà: “In questo momento non possiamo dire che si terrà il processo, questo è il contenuto della decisione del giudice una volta che avrà valutato gli elementi di prova. È plausibile che, alla luce delle risultanze della perizia, ci sarà una udienza preliminare, chiarisce Cozzi. “Gli organi preposti devono rendere giustizia, e non vendette, ma come primo obbiettivo devono tendere all’accertamento della verità, con assoluta determinazione e obbiettività. In questo contesto si inserisce la tutela delle vittime e del loro dolore, del dramma che loro hanno avuto, condiviso a livello nazionale. Dato che noi siamo parte della comunità e non soggetti astratti e ne interpretiamo i valori più profondi, abbiamo un debito verso di loro e non ci possono essere né sé ne ma".
Autostrade: ventuno indagati per il crollo della galleria Bertè in A26 - LE INDAGINI
Dal 14 agosto a oggi, sono state avviate diverse indagini su Autostrade: dai pannelli fonoassorbenti ai falsi report fino al crollo della galleria Berté sulla A26 e i nomi degli indagati sono spesso ricorrenti. Potrebbe confluire tutto in un unico processo? “Sono valutazioni che prendiamo collegialmente con i colleghi della Procura che svolgono le indagini, senza sbilanciarmi troppo però posso dire che tendenzialmente è presa in seria considerazione di tenere separati i tronconi di queste indagini, da una parte Ponte Morandi e dall’altra i problemi infrastrutturali”.
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale