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"E' bello riaprire - spiega una barista del centro storico di Genova -. Servire d'asporto è triste, per noi e per i clienti stessi. Speriamo di tornare presto alla normalità. Noi siamo comunque penalizzati, guardate gli autobus, sono pieni. Oggi il primo cliente è entrato alle 5,40". Si riparte dunque, la sera però per ristoranti, bar, pizzerie e simili è ancora off limits. Si cerca una normalità nell'attesa che il percorso dei vaccini permetta di mettere la parola fine alla pandemia che nell'ultimo anno ha sconvolto le abitudini e la vita di tutti.
Insiema alla Liguria anche altre regioni passano dalla zona arancione alla gialla: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia, a cui si aggiungono quelle che erano gialle già da metà gennaio. Arancioni Sicilia, la Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna e Umbria. Sparisce il rosso, una buona notizia.
ECCO TUTTE LE MISURE IN VIGORE DA OGGI 1 FEBBRAIO IN LIGURIA:
BAR E RISTORANTI – Aperti a banco e tavolo dalle 5 alle 18. Dalle 18 alle 22 permesso solo asporto. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Consumo vietato all’aperto dalle 18 alle 5. Chiusi i centri commerciali nei prefestivi e festivi, salvo i punti interni di prima necessità (alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie, librerie, edicole).
SCUOLE - Attività in presenza al 100% per asili, scuole, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Le università hanno libera scelta.
TRASPORTO LOCALE – Riempimento al 50% dei mezzi, eccezion fatta per il trasporto scolastico dedicato.
SPAZI PUBBLICI AL CHIUSO - Musei e mostre aperti dal lunedì al venerdì, nel rispetto del distanziamento e delle altre misure di prevenzione. Chiusi palestre, piscine, teatri, cinema e sale gioco e scommesse anche in bar e tabaccherie. Aperti i centri sportivi.
DIVIETI CONFERMATI – Resta confermato il coprifuoco notturno 22-5, è permessa una sola visita al giorno a parenti o amici (tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone oltre ai minori di 14 anni), non si può andare in altre regioni salvo comprovati motivi di lavoro, necessità o salute.
IL COMMENTO
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