
Sì, perché un casello chiuso non provoca danni solo ai pendolari dell’autostrada (e poi li calcoleremo) ma anche ai commercianti della zona: come il bar che si trova dalla rotonda all’uscita del casello, luogo di appuntamenti tra le persone che viaggiano in autostrada: “Guardi, arrivo a dirle che avremmo meno danno con una zona arancione che consente solo l’asporto, perché con il casello chiuso abbiamo perso almeno il 50 per cento del fatturato, ironia della sorte proprio ora che eravamo in zona gialla. Poi, fossero durati una settimana i lavori vabbè, ma un mese!” tuona Stefano Ivaldi.
Gli fa eco Massimo Valente, benzinaio prima del casello: “Perdita anche per noi del 50 per cento, e a sentire gli operai i lavori dureranno ancora tutta questa settimana e altre due, è uno scandalo, vedremo se è come chiedere i danni”.
Chiudiamo facendo un semplice conto. Un pendolare Chiavari- Genova, dal lunedì al venerdì, con il casello chiuso può scegliere se andare a prendere l’autostrada a Lavagna o a Rapallo. La seconda ipotesi avrebbe più senso visto che è nella direzione giusta, ma il casello di Rapallo è più lontano di quello di Lavagna e peraltro ci sono tre semafori sull’Aurelia. Quindi opta per Lavagna. Che vuol dire: la benzina spesa tra Chiavari e il casello, andata e ritorno, facciamo un euro che moltiplicata per 20 giorni lavorativi nel mese, fa 20 euro. A questi aggiungiamo il pedaggio autostradale tra Chiavari e Lavagna andata e ritorno, che sono 60 centesimi al giorno per venti giorni, quindi 12 euro. Ecco che la chiusura del casello per un mese costa in media 32 euro. Oltre al tempo perso, e nulla pagheranno Autostrade. Nessuno risarcirà nessuno.
IL COMMENTO
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