Ancora un punto interrogativo sulla possibilità di spostarsi tra regioni, per motivi che non siano di salute, lavoro o necessità. Nella Conferenza delle Regioni è emerso che l'orientamento sia quello "di richiedere di prorogare il Dl che vieta gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per la zona gialla. Nelle prossime ore comunicherò tale orientamento al ministro Francesco Boccia che aveva chiesto il nostro parere nel corso dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, oltre che al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi".
Su questo si era espresso anche il ministro uscente della salute Speranza che nell'ultimo consiglio dei ministri aveva parlato di prorogare lo stop fino al 5 marzo. Visto l'orientamento dei governatori di Regione, è possibile che tra venerdì e sabato si decida per un'altra settimana in cui gli spostamenti restano vietati, a prescindere dal colore. La preoccupazione riguarda le varianti Covid.
L'altro tema è la riapertura degli impianti sciistici. Il Cts si era espresso a favore della ripartenza, con l'approvazione delle linee guida proposte dalle Regioni. In Lombardia, già firmata l'ordinanza per cui il numero massimo delle presenze giornaliere non potrà superare il 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti di risalita, mentre per le stazioni sciistiche che non hanno più di due impianti, il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 50% della portata oraria complessiva. Lo sci dovrebbe ripartire automaticamente da lunedì, a meno che non ci siano improvvisi cambi di rotta.
Resta comunque confermata la possibilità di spostarsi nelle seconde case, anche fuori regione. "Dal 16 gennaio 2021 le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case. Pertanto proprio perché si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione o provincia autonoma, anche da o verso le zone arancione o rossa, solo a coloro che possono comprovare di aver effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge 14 gennaio 2021".
E dopo il 5 marzo? Le regioni hanno già anticipato di voler chiedere che nel nuovo Dpcm, vengano valutate possibili e graduali riaperture di attività con ingressi contingentati nei cinema, palestre e teatri e sempre osservando rigidi protocolli anti contagio per la prevenzione.
cronaca
Covid, rebus spostamenti tra regioni e sci: attesa la decisione del Governo
E dal 5 marzo le Regioni chiedono di poter riaprire gradualmente teatri, cinema e palestre
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