cronaca

I Carega dopo sei generazioni gettano la spugna ma rassicurano: "Locale e prodotti rimarranno gli stessi"
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Il Covid e il degrado crescente, criminalità e sporcizia, per questo Andrea Carega, titolare dell'antica friggitoria di Sottoripa, nel centro storico, lascia: "Cambio vita - dice a Primocanale - vado a vivere in campagna, lavorerò nel settore forestale".

Cuculli, panissa, frisceu, farinata, frittelle di baccalà, torte di verdure, la Pasqualina, frittura di pesce, polpo bollito, baccalà al forno, Andrea Carega assicura che anche la nuova gestione sfornerà le specialità, nel segno della continuità con la sua gestione, "il nuovo proprietario me lo ha garantito".

"La mia è una scelta di vita maturata con il primo lockdown - continua Andrea - io sono qui da 36 anni, il negozio è stato aperto nel 1942 da mio nonno, che veniva chiamato il Gobbetto perchè era un grande uomo ma piccolo di statura, era venuto a Genova dopo il bombardamenti, qui sono passati tutti i clienti possibili, dai vip come De Andrè e i calciatori, ai tanti portuali, Io andrò a fare tutt'altra cosa, in campagna".

"Il covid ha inciso pesantemente nella mia scelta, il primo lockdown mi ha fatto vedere nuovi orizzonti. I gestori che subentreranno? Sono genovesi e mi hanno assicurato che non cambieranno nulla, lasceranno tutto così come è. La specialità che va di più? Diciamo che totani e calamari piacciono a tutto il mondo, mentre i genovesi forse preferiscono il baccalà fritto.

Come è cambiato il centro storico? "E' cambiato tanto, i primi anni ricordo il napoletano che vendeva le sigarette, la bancarella, le ronde degli americani quando arrivavano le navi da guerra, era un po' una grande famiglia, ci si aiutava tutti, adesso invece è un arrembaggio, non si capisce più niente, spero che ci abita e chi ci lavora resista. Io non ce la faccio, a me fa male al cuore vedere tanto degrado, criminalità e sporcizia, c'è una senso civico che non esiste, non è possibile che appena ci si pulisci passa mezz'ora ed è tutto come prima, scappo a Sant'Olcese? Lì è tutta un'altra cosa, i profumi, un'altra vita".