
"La politica si ricorda di loro - prosegue l'ex deputato - battendosi il petto negli ipocriti minuti di raccoglimento o durante gli anniversari. Siamo il Paese degli anniversari, dei minuti di silenzio, dei farisei.
" Passa la tempesta mediatica, i Benetton l'hanno lasciata passare protetti nelle loro ville e distratti dai conti in banca che continuavano a gonfiarsi, e a gonfiarsi, e a gonfiarsi. Si sgonfiano le speranze delle vittime ed i parenti delle vittime del Morandi assomigliano sempre più ai parenti delle vittime di Ustica, della strage di Bologna, del Cermis. Resistono, sempre più soli e dimenticati" scrive ancora l'ex deputato M5S.
Per Di Battista sono "parole oscurate dall'acclamazione quotidiana (e del tutto immeritata) verso un Presidente del Consiglio che fu uno degli artefici della svendita delle nostre autostrade. Ma qui tutto si dimentica, dalla responsabilità dei nuovi santi alla morte degli innocenti. Ci sono gli anniversari però, giorni in cui lavarsi le coscienze".
IL COMMENTO
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