cronaca

I casi già tutti negativizzati. Il direttore sanitario: "Virus in incubazione prima della seconda dose"
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Esemplari nella prevenzione e nel chiudere in modo tempestivo la struttura agli esterni non hanno avuto casi positivi durante l'intero anno di pandemia ma, come in una beffa, si sono trovati otto casi Covid, sette ricoverati e un infermiere, nei giorni scorsi, subito dopo le due dosi dei vaccini somministrati a tutti i dipendenti e gli ospiti.
 
E' successo nella Rsa Villa Maria di via Coronata: la causa di questa apparente contraddizione è il periodo di incubazione, i circa quindici giorni in cui si è positivi anche se gli esami possono non rivelarlo ancora.

L'effetto dei vaccini però c'è stato: tutti i contagiati si sono ammalati in modo lieve e già nei tamponi rapidi successivi sono risultati tutti negativi, un esito che dovrebbe essere ribadito entro pochi giorni dai test molecolari.

E' il direttore sanitario di Villa Maria Valeria Fascetti
a spiegare come il virus potrebbe essere entrato nella struttura: "Noi facciamo i tamponi a tutti ogni quindici giorni così possiamo affermare che il primo positivo con assoluta certezza è stato un infermiere che presumibilmente si è infettato all'esterno. Una volta nella struttura il virus ha contagiato i sette ricoverati. Per fortuna tutti stanno bene e ai primi controlli sono già tutti tornati negativi".

La Fascetti spiega meglio: "Abbiamo fatto i tamponi rapidi il giorno prima della seconda dose del vaccino come screening, in assenza di sintomi e dopo alcuni gg dalla somministrazione abbiamo riscontrato clinicamente i primi casi, confermati dai tamponi molecolari che ho fatto subito fare. Ora attendiamo il referto del secondo molecolare, clinicamente i nostri anziani stanno bene".

Il medico, una geriatra, poi conferma che nella struttura in precedenza non c'erano mai stati casi di covid: "Abbiamo ricevuto le lodi da tutti per il nostro operato, abbiamo chiuso ogni accesso all'esterno il 23 febbraio dello scorso anno e da allora - conclude la Fascetti - non abbiamo più riaperto".

(Foto d'archivio)