La partenza prevista, subordinata alla disponibilità del vaccino (AstraZeneca), bloccato per accertamenti (la decisione dell’Ema dovrebbe arrivare oggi), è per lunedì 29 marzo.
Saranno circa 50 le farmacie liguri in cui sarà possibile vaccinarsi e in questa prima fase è prevista la somministrazione di almeno 2.500 dosi settimanali.
Altre 50 farmacie seguiranno a distanza di una settimana circa durante la seconda fase, per chiudere con una terza che dovrebbe coinvolgere un numero compreso fra le 20 e le 50 farmacie, tutte ben distribuite fra le quattro province liguri.
Le farmacie liguri infatti non saranno semplicemente il luogo fisico dove verranno effettuate le vaccinazioni (eseguite naturalmente solo da medici o altre figure professionali abilitate, e non da farmacisti) ma avranno anche un ruolo di primo piano nella logistica del vaccino e nella sua distribuzione ai medici di medicina generale, garantendo il pieno rispetto delle procedure richieste dalla “catena del freddo” e del tracciamento delle operazioni.
Per le farmacie vicine geograficamente sarà possibile anche consorziarsi a piccoli gruppi per trovare luoghi idonei alla vaccinazione esterni alle farmacie ma comunque di facile accessibilità, in modo da dare ulteriore flessibilità e aumentare le opzioni a disposizione.
“A questo punto aspettiamo solo il via libera dall’EMA sul vaccino AstraZeneca, ma è importante precisare che in futuro potremo somministrare anche quello Johnson & Johnson: noi comunque siamo pronti”, spiega Elisabetta Borachia, presidente dell’Unione Ligure delle associazioni titolari di farmacia.
Intanto negli ospedali liguri potranno essere trattati fino a 75 pazienti a settimana con gli anticorpi monoclonali. I flaconi, arrivati ieri nei tre hub di stoccaggio: Sanremo, San Martino a Genova, e Sarzana, potranno essere utilizzati negli ospedali che hanno i reparti di Malattie infettive, coordinati dal dipartimento interaziendale diretto da Matteo Bassetti.
Si tratta di anticorpi monoclonali Bamlanivimab, destinati a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco.
IL COMMENTO
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