salute e medicina

Il direttore Marco Damonte Prioli è intervenuto in Sala della Trasparenza
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Un lotto di vaccini Astrazeneca conservato in maniera non adeguata ha bloccato decine di somministrazioni programmate questa mattina ad Albenga, nel punto vaccinale dell'auditorium San Carlo. Circa 90 persone, tra personale scolastico, rappresentanti delle forze dell’ordine e volontari della Protezione Civile hanno atteso la dose di vaccino fin dopo le 12.30, quando un nuovo lotto è arrivato da Savona.


“Le procedure di sicurezza che accompagnano la vaccinazione funzionano. Quello che è successo oggi ad Albenga lo dimostra. Il nostro compito è vaccinare, ma dobbiamo farlo in sicurezza. Per questo c’è un costante controllo della temperatura mediante termometri che vengono posizionati all’interno delle borse termiche con i vaccini. Una volta che i contenitori arrivano negli hub di destinazione, viene effettuato un ulteriore controllo. Per cause ancora da accertare, ad Albenga la ‘catena del freddo’ non è stata rispettata. Ecco perché le dosi di Astrazeneca sono state accantonate e abbiamo provveduto a far arrivare un lotto sostitutivo da Savona”. Questo il commento di Marco Damonte Prioli, direttore Asl2 Savona, intervenuto nel corso della consueta conferenza stampa regionale. 


“Sebbene si sia registrato un ritardo nella somministrazione – aggiunge il direttore Asl2 – le persone prenotate sono state vaccinate e la campagna procederà senza ulteriori rallentamenti. Sono consapevole del disguido, ma questo significa che la somministrazione avviene in sicurezza. Dall’inizio della campagna vaccinale sono stati fatti più di 400 trasporti e somministrate 40mila dosi in Asl2”.


In Val Bormida a scatenare la furia dei cittadini è stato invece un ritardo di circa due ore nella consegna delle dosi vaccinali negli hub di Cairo Montenotte e Millesimo. “Un contrattempo imputabile al ritardo nella preparazione delle borse termiche, che avviene quotidianamente nelle nostre farmacie e nelle nostre sedi. Ci siamo attivati affinché questo non si ripeta” conclude Damonte Prioli.