Sono state parzialmente accolte, da parte della Corte di Appello penale di Napoli (presidente Miele), nell'ambito del processo in corso a Napoli sulla tragedia del bus precipitato il 28 luglio 2013 sull'autostrada A16, che costò la vita a oltre 40 persone, le richieste della Procura Generale di rinnovo dell'istruttoria dibattimentale con l'escussione di numerosi testi.
I giudici di secondo grado hanno invece rigettato le richieste del sostituto procuratore generale Stefania Buda inerenti l'acquisizione di una serie di intercettazioni inerenti al crollo del Ponte Morandi di Genova. Il calendario delle udienze, durante le quali i testimoni verranno ascoltati, è già stato stilato dai giudici.
Le escussioni, secondo questo calendario, si protrarranno fino a dopo la pausa estiva. Circa le richieste formulate dagli avvocati degli imputati, la Corte di Appello si è riservata la decisione all'esito delle escussioni dei testi.
cronaca
Bus precipitato in Irpinia con 40 morti, negato l'uso delle intercettazioni di Genova
La Corte di Appello di Napoli accoglie l'istanza della procura generale su escussione testi
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