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Vietato l'accesso alle seconde case ai turisti, ma anche ai residenti, fino alla fine Pasquetta e alle barche anche in Liguria. Hanno fatto lo stesso anche la Campania o la Sardegna sempre fino al 6 aprile o ancora la Valle D'Aosta ai non residenti, o hanno imposto il tampone come la Sicilia. Sì anche alla messa in presenza, ma in una chiesa vicino a casa. Consentita l'attività sportiva all'aperto in forma individuale e nei pressi della propria abitazione.
Chiusi i negozi, i parrucchieri e gli estetisti. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli. Consentito, invece, l'asporto (fino alle 18 per i bar) e la consegna a domicilio fino alle ore 22.
Ma anche dopo Pasqua il quadro non sembra molto diverso: l'Italia, infatti, fino a fine aprile dovrebbe rimanere di colore arancio-rosso. Non c'è una data per un'eventuale riapertura di categorie ormai in ginocchio, come teatri, palestre, cinema, centri sportivi e anche i musei, che hanno respirato soltanto le poche settimane di zona gialla.
IL COMMENTO
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