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In particolare un'aliquota Iva agevolata dal 10 al 4% (in caso di acquisto da impresa), riduzione dell'imposta di registro dal 9 al 2% (se acquisto da privati), esenzione e/o agevolazione ai fini dell'Imu, accesso al mutuo 'prima casa' con imposte e interessi agevolati e detrazione ai fini delle imposte dirette degli interessi passivi sul mutuo e per le spese notarili e di intermediazione, stipula di contratti per utenze (in particolare energia elettrica) per prima casa con tariffe ridotte. Dagli accertamenti è emerso che i beneficiari si staccavano dal loro precedente stato di famiglia - comprendente coniuge e figli - per dichiarare la residenza dove avevano comprato la seconda casa.
In tempo di pandemia, poi, è anche un modo per stare in Liguria nonostante i divieti. Dato che alla residenza si può sempre tornare, infatti, i 'furbetti' non avevano problemi ad entrare liberamente in Liguria.
I militari hanno anche calcolato i consumi presso le abitazioni in questione, il luogo delle prestazioni sanitarie fornite, la città dove i figli frequentano le scuole, il luogo di lavoro dei coniugi e compiuto i vari sopralluoghi, accertando l'insussistenza del requisito della dimora abituale e quindi la falsità delle loro dichiarazioni sulla 'residenza'. L'indagine prosegue.
IL COMMENTO
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