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Ma la pubblicazione del bando per l’assegnazione della progettazione esecutiva per la realizzazione e la manutenzione quinquiennale del nuovo ospedale, è suonata un po' come una beffa: “Questo, di fatto, annulla l’apertura di un confronto – spiega Paola Panzera del comitato ‘Per i cittadini di Carignano - Se ci si incontra ci dovrebbero anche essere margini per rivedere le cose, ma se prima di incontrarsi viene pubblicato il bando nei fatti questa possibilità non c’è. La nostra richiesta aveva come obiettivo quello di sospendere questa operazione”.
Panzera ricorda i punti che i comitati contestano: “Questo progetto parte nel 2006 sotto l’egida dell’allora presidente del Galliera Cardinal Bertone. Da allora sono cambiate molte cose nella sanità e la pandemia è una rivoluzione. E qui non sono state fatte verifiche ambientali, né verifiche archeologiche, si apre un cantiere con il rischio che rimanga aperto per anni. Le criticità sono enormi, non solo per le case e gli edifici intorno, ma anche per l’operatività dello stesso ospedale”.
I cittadini di Carignano sono preoccupati per gli aspetti ambientali e per quello che avverrà con l’inizio dei lavori: “Questo cantiere – aggiunge Panzera - rischia di avere effetti anche dal punto di vista della mobilità. Si affaccerebbe su corso Aurelio Saffi, con 60 camion al giorno per tre anni per portare via tutti i detriti dei 6 padiglioni che si intendono demolire. Quella è l’unica strada alternativa alla sopraelevata per attraversare la città. E sarà anche più difficile raggiungere lo stesso ospedale Galliera”.
Il bando pubblicato in anticipo rispetto all’incontro pubblico fa cadere anche il quesito sui reali obiettivi dei comitati: correttivi al progetto o bloccare tutto? Paola Panzera comunqe chiarisce: “Noi ci siamo documentati. Abbiamo rinvenuto un progetto del passato che prevedeva di ricavare oltre 1000 posti letto facendo un restyling interno, senza scavi, abbattimenti e senza residenze di lusso. Renzo Piano in una recente intervista ha descritto l’ospedale del futuro: l’ha descritto con soffitti alti, spazi enormi e modulabili, molta luce e verde. L'Ospedale Galliera di oggi ha queste caratteristiche, comprese le grandi vetrate che consentono di valorizzare la luce naturale. Era stato concepito per renderlo flessibile rispetto alle esigenze attuali”.
L’incontro fra comitati e Cda del Galliera resta programmato. Paola Panzera si appella all'Arcivescovo: "Confidiamo molto nel dialogo che potremo avere con Padre Tasca".
IL COMMENTO
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