cronaca

Il ritorno in campo dopo il lungo stop
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Nei campi quasi tutto esaurito: la voglia di pallone sconfigge la paura dei contagi anche senza gli spogliatoi. Al campetto di corso Quadrio, nel centro storico, di sera c'è il tutto esaurito, come prima della pandemia. Stessa situazione negli altri campi sparsi in ogni quartiere di Genova.


In corso Quadrio sono tornati a giocare anche i sudamericani che si "impadroniscono" del campo per l'intero sabato pomeriggio trasformano le sfide a calcio un'occasione per riunire in una grande festa con bivacco l'intera comunità, con donne e bambini a fare da tifosi.
Potere e magia del pallone, non a caso il gioco più popolare e democratico del mondo, dove tutti possono giocare, anche se bassi o grassi basta provare ad addomesticare un minimo e avere la minima voglia di rincorrere la sfera.

Appena tornata la possibilità di riaprire i campetto di calcetto gli impianti sportivi della città sono stati subito presi d'assalto dagli appassionati di calcetto, molto più di un gol visto che il più delle volte sono l'unica occasione per tornare bambini, rivedere amici che vedi mai e anche fare un po' di movimento divertendosi.
Certo per i calciatori del lunedì sera il rischio infortuni è alto: ma, a quanto pare, per tanti vale la pena di rischiare.

Il ritorno del calcetto è avvenuta lunedì 26 aprile, con la riapertura dei ristoranti in modalità dehor. Unica rinuncia gli spogliatoi e di conseguenza la doccia, per evitare contagi. Così ci si cambia fuori dal campo o si arriva già con maglietta e pantaloncini.
Ma chissenefrega di questi piccoli disagi, vuoi mettere la goduria di un gol, uno sfottò e una bella sudata e partitella che per un'ora fa tornare tutti come bambini?