
Con la nuova copertura e i lavori di messa in sicurezza del Bisagno, il rischio esondazione si riduce di molto: dal limite di 500 metri cubi di acqua al secondo si passerà a circa 850 metri cubi, arrivando a 1.300 metri cubi al secondo, quando saranno terminati i lavori degli scolmatori dello stesso Bisagno e dell’affluente Fereggiano. L'adeguamento dell'intera copertura è costato 160 milioni di euro, a fronte di un finanziamento complessivo di circa 195 milioni di euro. I fondi rimanenti da questo finanziamento sono stati dirottati sullo scolmatore del Bisagno.
La conclusione dello scolmatore del torrente Bisagno è prevista per il 2024. Il progetto prevede una galleria di 9,8 metri di diametro e lunga 6 chilometri e mezzo, che confluirà nel manufatto di sbocco a mare già utilizzato dallo scolmatore del torrente Fereggiano, opera già entrata in funzione alleggerendo la pressione su questo affluente del Bisagno.
Alla cerimonia i vertici delle istituzioni della città e della Regione. Il governatore ligure Giovanni Toti ha parlato di una giornata che entra nella memoria di questa città: “Oggi rimediamo un po’ ai danni che abbiamo fatto nelle generazioni precedenti. Ricordo che è uno dei primi posti che ho visitato prima della mia elezione. E oggi dobbiamo ringraziare tante persone che nel corso degli anni hanno lavorato, dalle maestranze a chi ha sostenuto il progetto”.
Alla cerimonia erano presenti anche i predecessori di Toti Sandro Biasotti e Claudio Burlando, che hanno seguito le fasi precedenti dei cantieri del Bisagno, iniziati nel 2005. Toti li ha chiamati sul palco per ringraziarli e per la foto di rito.
Il sindaco di Genova Marco Bucci sottolinea che “Il Bisagno è stato motivo di orgoglio per la città, ma anche di sofferenza. La cosa che conta di più è che oggi siamo più sicuri. Intanto da sud stanno progredendo le aiuola che daranno a Genova anche la bellezza di una volta”.
L’amministratore delegato di Itinera, il consorzio che ha effettuato i lavori, Massimo Malvagna ha sottolineato che “Il risultato è frutto della cooperazione di tutte le autorità”.
L’assessore regionale Giacomo Giampedrone ha voluto dire “Grazie a tutte le maestranze prima di tutto. E poi a chi ha dovuto gestire la viabilità nelle varie fasi complicate, ma anche alla protezione civile perché oggi Genova è più sicura ma il rischio zero non esiste. La parte di rischio residuale resta in mano alla protezione civile”.
IL COMMENTO
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