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Un accostamento inedito, piacevole e per niente scontato: accanto alla Sinfonia n. 3 in fa maggiore di Brahms, l'orchestra suonerà la Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini. "L'idea era di accostare due compositori che potessero suonare bene insieme. Cherubini era considerato da Beethoven il più grande compositore vivente del suo tempo: far ascoltare questa sinfonia, l'unica scritta da lui, mi sembrava una bella opportunità per il pubblico genovese anche perché qui non è mai stata suonata da che l'orchestra ne ha memoria. E' difficilissima, ma molto luminosa e gloriosa: in un momento così cupo ho voluto scegliere qualcosa che potesse risollevare un po' gli animi".
Ma protagonista è il pubblico che finalmente potrà tornare in sala in grande sicurezza. "Senza la musica gli uomini non valgono niente, senza quella dal vivo valgono ancora meno. Fare musica è sempre un'esperienza molto personale che deve essere condivisa", commenta Luisotti. "Il pubblico è un grande pezzo della partitura, tornate a teatro con tutte le precauzioni, con le vostre mascherine come le indossiamo noi, ma tornate alla vita".
IL COMMENTO
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