
In base a quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale, dunque, ad uccidere Corini, legale di personaggi famosi, calciatori e stimati professionisti, è stato un dosaggio eccessivo di un sedativo somministrato dalla sorella della vittima, Marzia che, secondo quanto emerso nella fase delle indagini, temeva di essere danneggiata da un nuovo testamento che il fratello aveva in programma di redigere. Marco Corini era infatti malato terminale di cancro e nel giorno della sua morte aveva un appuntamento con un notaio per definire la sua maxi eredità da tre milioni di euro.
Marzia Corini era stata accusata di omicidio volontario, furto di medicinali (presi all'ospedale di Pisa e utilizzati per la sedazione) e uso di testamento falso.
Nei confronti di Giuliana Feliciani, avvocato che aveva lavorato in studio con Corini, le accuse erano invece di circonvenzione d'incapace e uso di testamento falso, per aver incassato 200 mila euro sulla base di un documento redatto dalla stessa Marzia Corini.
IL COMMENTO
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