cronaca

Alcuni italiani si rifornivano di droga nel pisano e a Lucca mentre un ragazzo di origini ecuadoriane la rivendeva
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 Agli arresti un imprenditore italiano di 34 anni trasferito in carcere e un ragazzo ecuadoriano di 23 anni, ora ai domiciliari. Spacciatori e clienti si scambiavano dettagli sulle cessioni di droga attraverso Whatsapp e Telegram


Le indagini sono nate dalle ordinarie attività di controllo economico del territorio, che hanno consentito di acquisire informazioni su alcune dinamiche dello spaccio nel centro cittadino, in particolare quello che tende a rifornire giovani e giovanissimi che frequentano la movida.


Già nel settembre 2020, era stato possibile arrestare un italiano che nascondeva a bordo di una macchina di lusso un etto e mezzo di cocaina già frazionata. Le successive indagini hanno consentito di trovarela filiera di approvvigionamento: alcuni italiani si rifornivano di droga nel pisano e a Lucca mentre un ragazzo di origini ecuadoriane la rivendeva al dettaglio a consumatori spezzini.