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Una prima complicanza riguarda Fratelli d'Italia: i sondaggi accreditano come seconda forza del centrodestra il partito della Meloni, che però non appoggia Draghi ed è anzi la sola forza parlamentare di opposizione. Il secondo ostacolo al progetto salviniano riguarda lo scetticismo di Coraggio Italia.
"Abbiamo intrapreso - scrivono i cofondatori Toti e Brugnaro - da poco più di una settimana una strada nuova, di libertà, rappresentativa dei nostri valori moderati, cattolici, liberali, riformatori, europeisti. Dopo aver fatto nascere il gruppo di Coraggio Italia alla Camera, adesso vogliamo portare la nostra maglia fucsia in tutti i Comuni, in tutte le case degli Italiani. Per tutto questo, pur ringraziando Matteo Salvini e augurando di cuore a lui e chi lo seguirà in questa sua nuova iniziativa buon lavoro, diciamo no alla proposta che ha formulato. Noi di Coraggio Italia vogliamo portare senza paura il nostro movimento politico in mare aperto a conquistare con le nostre idee e le nostre proposte il voto degli italiani", spiegano.
"Gli avversari, mai i nemici, sono tutti dall'altra parte: nel centrosinistra. Noi saldamente nel centrodestra crediamo pero' che la pluralita' della nostra coalizione sia una ricchezza, di piu' che la competizione positiva interna al centrodestra sia un ulteriore elemento di forza. Per tutto questo - concludono Toti e Brugnaro - noi continueremo nel Paese e in Parlamento il nostro percorso di Coraggio Italia. Ovviamente continueremo a sostenere lealmente con il nostro gruppo parlamentare il governo Draghi e collaboreremo con spirito costruttivo in Parlamento e nel Paese con tutti i nostri alleati di centrodestra".
IL COMMENTO
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