porti e logistica

Temono che apertura dibattito serva solo "a prendere tempo"
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"Ci sentiamo precari di lungo corso e forse anche futuri disoccupati, siamo preoccupati per noi e per le nostre famiglie e chiediamo chiarezza su qualcosa che si discute da oltre trent'anni". Così l'rsu dell'azienda Superba in una lettera inviata al presidente dell'Autorità portuale Paolo Signorini, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci chiedendo un incontro urgente sul tema del dislocamento dei depositi costieri dall'attuale sede a Multedo, nel ponente genovese, area considerata troppo vicina alle case.


I lavoratori della Superba, che insieme a quelli di Carmagnani chiedono di avere una risposta, temono che l'apertura del dibattito pubblico servirà solo "a prendere tempo" e considerano l'opzione zero, ancorché scongiurata a livello politico, "un insulto al mondo del lavoro". L'rsu di Superba pone anche altri interrogativi: "Il programma straordinario di investimenti approvato dopo il crollo di Ponte Morandi aveva stanziato tra i progetti porto/città 30 milioni per la dislocazione di Carmagnani e Superba ma sono già trascorsi oltre due anni. Che fine faranno questi soldi pubblici? Andranno persi o saranno dirottati su altre iniziative?" e infine: "Siamo ben consapevoli degli effetti negativi della pandemia e ci chiediamo se il nostro lavoro, il nostro reddito e le nostre tasse, così come gli investimenti da parte dell'impresa, non contino nulla per questa città e questa Regione"