Presidenza Confindustria Genova, Cosulich durissimo: "Ci si accapiglia per un posto di potere, manca una strategia unitaria"

"Da genovese e da imprenditore di questa città la cosa che mi fa più male è vedere tutte queste divisioni. Ci si accapiglia per avere il ruolo di presidente di Confindustria Genova, una posizione che non dovrebbe essere un veicolo di potere ma un ruolo da condividere tra tutti per creare una comunità imprenditoriale vicina, fare aggregazione. Mi fa enorme dispiacere vedere che tutti si telefonano per votare uno o l'altro". Parole durissime quelle del terminalista Augusto Cosulich a Primocanale alla vigilia del voto per scegliere il successore di Giovanni Mondini alla guida di Confindustria Genova. Il mondo imprenditoriale cittadino è in fermento per il cambio al vertice dell'organizzazione. Una corsa a due tra Sandro Scarrone, presidente del Cetena (Fincantieri) e Umberto Risso (Autogas Nord), dopo il ritiro di Sonia Sandei, manager Enel.


Ma Cosulich vede nelle lotte interne e nelle divisioni un male per la crescita della città stessa e del suo tessuto economico. "Vedo continuamente delle divisioni come tra Confitarma e Assarmatori, ci sono divisioni nei terminalisti e ora anche in Confindustria. Ma cosa vogliono proteggere? Siamo imprenditori, dobbiamo fare impresa, comprare aziende, creare occupazione, dobbiamo far crescere i nostri giovani, dobbiamo far rinascere questa città, non dobbiamo occuparci di queste lobby. Le istituzioni politiche in questo sono molto più avanti dell'impresa. Qui la gente pensa a vendere ai fondi e a rilassarsi con un sontuoso conto in banca, soldi che si tengono ben stretti senza farli circolare, li tengono in banca e non si sa bene per quale motivo" spiega il terminalista senza usare mezzi termini. Chiaro e diretto contro i giochi di alleanze e sinergie messe in atto per la scelta del nuovo presidente.

Ma l'aspetto che più preoccupa Cosulich è l'obiettivo finale, quello che poi dovrà andare a perseguire il nuovo numero uno di Confindustria Genova. "Vedo una mancanza di strategia nel creare una comunità imprenditoriale unita. Chiunque vincerà avrà comunque, al di là delle dichiarazioni di facciata, una Confindustria divisa. Una volta nominato dirà che sarà il presidente di tutti, mi auguro che poi riesca davvero a esserlo" spiega Cosulich che manifesta la sua preferenza per il nome di Sandro Scarrone. Poche ore e poi la scelta verrà presa e il mondo imprenditoriale genovese avrà il suo nuovo presidente.