cronaca

Ma sarà una modalità mista, con una parte a distanza
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Dopo la discussione della tesi via web e con le pantofole ai piedi, l'atteso momento dei festeggiamenti è arrivato anche per i laureati dell'anno accademico 2020-2021. Un momento simbolico per i giovani della Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Genova che, accompagnati da amici e parenti, hanno potuto ricevere le proprie pergamene di persona, una sorta di Graduation Day all'americana. "E' una grande emozione e una gioia poterci riunire oggi, poiché non lo abbiamo potuto fare nei mesi scorsi: a me è mancato qualcosa nel non potermi laureare in presenza", commenta Tamara Musso, laureata in Scienze Internazionali con 110 e lode. "Alcuni hanno preferito la modalità telematica poiché si sentiva meno la pressione, ma tutto sommato è un riconoscimento atteso che è venuto a mancare nella sua completezza e quindi grazie ad Unige per averci dato questa possibilità".

E anche senza corona d'alloro, è stato bello ritrovarsi e ritrovare i propri compagni di corso, anche perché online non è lo stesso. "La laurea e le lezioni dell'ultimo anno ci hanno portato via quel bel rapporto umano che si creava in aula anche con i professori e il personale amministrativo: a lungo andare, vedersi su Teams non è lo stesso", è l'impressione di Stefano Zangrillo, laureato a marzo scorso in Amministrazione e Politiche Pubbliche con 105 e ex rappresentante degli studenti. "Abbiamo voluto fortemente questa festa come un simbolo di rinascita, ci auguriamo che a settembre pian piano si possa tornare alla normalità". 

Un segnale di ripartenza davvero atteso da parte degli universitari, che forse più di tutti in questa pandemia hanno continuato con la didattica a distanza.  "Ci voleva proprio questa giornata, ne abbiamo bisogno tutti: non solo i ragazzi, ma anche gli amici e i parenti che vedo nella mia ex Aula Magna all'Albergo dei Poveri, dove un tempo anche io ho frequentato alcune lezioni", così l'assessore alla formazione di Regione Liguria Ilaria Cavo. E il consiglio che dà ai ragazzi è quello di "saper cambiare, io ho frequentato la loro stessa scuola, ma poi nella vita da giornalista mi sono trovata a fare politica". 

Adesso si guarda a settembre e all'inizio del nuovo anno accademico. Alcune cerimonie di lauree magistrali sono riprese in presenza, così come alcuni esami, ma tanti vorrebbero tornare a lezione. "La soluzione sarà quella della didattica integrata, ovvero di una formula mista che vedrà alcuni studenti in aula, distanziati e con tutte le precauzioni del caso e una parte a casa, con un sistema di turnazione", anticipa il magnifico rettore Federico Delfino. "Contiamo di portare anche le lauree triennali in presenza, facciamo il possibile pur tenendo alta la guardia anche a causa dell'andamento della situazione sanitaria".