"Devo dire che i lavori procedono bene, abbiamo raggiunto il 50% del lavoro del cantiere, abbiamo iniziato con la diga bianca e da alcuni giorni siamo passati alla diga rossa. Siamo ottimisti per arrivare al più presto alla demolizione completa, siamo in anticipo di qualche giorno sul cronoprogramma di qualche giorno ma l'obiettivo finale è la chiusra del cantiere, perche ci rendiamo conto che stiamo causando un inevitabile disagio per le persone che abitano in quelle zone, anche se abbiamo riaperto alcune strade. Il nostro obiettivo è arrivare con la demolizione completa e quindi alla chiusura del cantiere al massimo nel mese di Gennaio 2022, come da programma."
"Oggi tutto è cambiato, una volta c'era un altro tipo di visione dell'urbanistica e dell'edilizia, anche se faccio fatica a pensare come anni fa si potesse immaginare di creare, non solo a Genova, degli immobili di tale tipo e pensare che delle famiglie potessero vivere decentemente in tali alloggi. Come in tante altre città di Genova è stato fatto, ma Genova è stata la prima a dire "basta" a questo tipo di urbanistica e di edilizia; di questo siamo orgogliosi, ora stiamo pensando ad un "dopo" di straordinaria bellezza ma soprattutto di qualità della vita, mettendo al centro del nuovo ambiente il cittadino: ci saranno 3 edifici con 20 alloggi ciascuno, ed ogni alloggio avrà uno spazio di circa 60 mq, ma soprattutto saranno tutti certificati in classe A sia ambientale che energetica, che dimostra la massima qualità. In questo modo caleranno anche le cifre delle bollette da pagare, visto che a volte sono pià alte degli affitti stessi"
Abbiamo intrapreso un bellissimo percorso di lavoro con il comune di Genova, abbiamo creato una task force con il sindaco Bucci ed il vice Piciocchi, che ringrazio. "Portiamo un grande beneficio a queste persone, ma nono potevamo pensare di impacchettarle e spostarle in dei nuovi alloggi senza renderle partecipi di queste manovre; per cui si è creato un punto di ascolto, abbiamo messo anche psicologi del comune a disposizione per un ascolto costruttivo e abbiamo dato l'opportunità ai cittadini che venivano spostati di scegliere tra due alloggi, cercando di non devastare in nuclei: abbiamo pensato di non dividere per esempio due persone anziane che vivono in case diverse ma sono molto amiche, abbiamo cercato di farle rimanere vicine. In questo senso abbiamo lavorato nel dettaglio e ringrazio i cittadini per aver collaborato, c'era ovviamente un po' di diffidenza perché qualcuno non voleva lasciare la propria casa nonostante non fosse in condizioni dignitose: lasciare il certo per l'incerto può essere difficile, soprattutto quando parliamo di persone anziane."
"Oggi tutto è cambiato, una volta c'era un altro tipo di visione dell'urbanistica e dell'edilizia, anche se faccio fatica a pensare come anni fa si potesse immaginare di creare, non solo a Genova, degli immobili di tale tipo e pensare che delle famiglie potessero vivere decentemente in tali alloggi. Come in tante altre città di Genova è stato fatto, ma Genova è stata la prima a dire "basta" a questo tipo di urbanistica e di edilizia; di questo siamo orgogliosi, ora stiamo pensando ad un "dopo" di straordinaria bellezza ma soprattutto di qualità della vita, mettendo al centro del nuovo ambiente il cittadino: ci saranno 3 edifici con 20 alloggi ciascuno, ed ogni alloggio avrà uno spazio di circa 60 mq, ma soprattutto saranno tutti certificati in classe A sia ambientale che energetica, che dimostra la massima qualità. In questo modo caleranno anche le cifre delle bollette da pagare, visto che a volte sono pià alte degli affitti stessi"
Abbiamo intrapreso un bellissimo percorso di lavoro con il comune di Genova, abbiamo creato una task force con il sindaco Bucci ed il vice Piciocchi, che ringrazio. "Portiamo un grande beneficio a queste persone, ma nono potevamo pensare di impacchettarle e spostarle in dei nuovi alloggi senza renderle partecipi di queste manovre; per cui si è creato un punto di ascolto, abbiamo messo anche psicologi del comune a disposizione per un ascolto costruttivo e abbiamo dato l'opportunità ai cittadini che venivano spostati di scegliere tra due alloggi, cercando di non devastare in nuclei: abbiamo pensato di non dividere per esempio due persone anziane che vivono in case diverse ma sono molto amiche, abbiamo cercato di farle rimanere vicine. In questo senso abbiamo lavorato nel dettaglio e ringrazio i cittadini per aver collaborato, c'era ovviamente un po' di diffidenza perché qualcuno non voleva lasciare la propria casa nonostante non fosse in condizioni dignitose: lasciare il certo per l'incerto può essere difficile, soprattutto quando parliamo di persone anziane."
IL COMMENTO
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