“Credo nei sondaggi, ma lo dico adesso: portano sfiga”. Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta così la classifica del sole 24 ore secondo cui il primo cittadino della Spezia Pierluigi Peracchini è al quinto posto tra i più apprezzati d’Italia. E fa intendere che non crede molto a quella graduatoria:
“Guardate Alessandro Cattaneo, era sindaco di Pavia, classifica del Sole 24 ore: primo. Poi le elezioni: tranvata fotonica. Poi Fassino a Torino: stessa situazione, tranvata fotonica. E’ automatico. Evidentemente queste classifiche sono fatte con parametri che non tengono conto della realtà”.
Che il clima tra Forza Italia e il primo cittadino della Spezia non è idilliaco è chiaro da un po’ di tempo. Ci sono state le polemiche dopo un rimpasto, poi il commissariamento degli azzurri e l’entrata in scena di Nanni Grazzini alla guida del partito cittadino che ha recentemente dichiarato di non voler sostenere Peracchini alle comunali del prossimo anno.
Ieri a Primocanale Peracchini ha detto che solo questioni di rapporti personali, di antipatie, di cui non ha tempo di occuparsi. Ma il rischio che il centro destra si presenti con due candidati sindaco (Peracchini e il sottosegretario Andrea Costa di Liguria Popolare, che ha già detto di volerci provare, sostenuto da Forza Italia) è al momento reale.
“Forza Italia è concentrata su Savona – spiega Bagnasco - abbiamo scelto la coalizione. Berlusconi parla di partito unico tutto il giorno. Figuriamoci se io da berlusconiano doc vado a rompere. Prevalenza unione di centro destra unito. Ma questo vale per Savona. La situazione di Spezia è diversa, merita una valutazione”
Nelle ultime ore Bagnasco ha anche incontrato il governatore ligure Giovanni Toti: “Gli ho chiesto di tenere un discorso di equilibrio e di equità” ha spiegato Bagnasco che poi torna a parlare di Spezia e del rapporto con Peracchini:
“Ho un messaggio sul telefonino dove invitavo il sindaco a tenere gli equilibri come erano, senza toccare la giunta. Peracchini ha preso un consigliere di Forza Italia, me l’ha fatto diventare assessore e ha fatto entrare in Consiglio uno di Cambiamo. E così, come sempre, Forza Italia è sparita”.
“E’ entrato un assessore? Gli assessori non contano nulla – glissa Bagnasco - Chi non lo riconosce non conosce la politica. Mio papà mi diceva ‘non fare mai l’assessore perché sennò diventi un dipendente del sindaco e non conti più’. Poi ci sono state divergenze sul piano politico-amministrativo. E non c’è stato un grandissimo dialogo”.
Il coordinatore azzurro ha poi lanciato un messaggio che sa molto di sfida, rivolto a Peracchini, ma anche a Toti: “Se Forza Italia a Spezia si presenta insieme a Costa di Liguria Popolare prendiamo il 10%”.
Dall'altra parte in Consiglio Regionale arrivano le parole del capogruppo di Forza Italia Claudio Muzio che invece cerca di gettare acqua sul fuoco: "Auspico - dice - che alla Spezia la vicenda della divisione si possa in qualche modo ricomporre, perché i nostri valori non sono molti diversi all'interno del centrodestra".
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Forza Italia sfida il sindaco che non sostiene più: "E' tra i più graditi? La classifica porta sfiga"
Il coordinatore regionale Bagnasco: "Noi e Costa di Liguria Popolare al 10%"
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