"Abbiamo visto gli agenti in tenuta antisommossa, siamo l'unica città che pensa che il Covid si combatte con i manganelli, invece secondo noi si combatte con l'intelligenza degli amministratori e con la buona organizzazione" aveva detto il capogruppo del Pd Alessandro Terrile. Domenica infatti in piazza De Ferrari si sono verificati momenti di tensione con un gruppo di ragazzi arrivato prima del transennamento della piazza e che, non essendo in possesso del green pass o del tampone (la cui obbligatorietà era stata annunciata 24 ore prima) non hanno voluto sottoporsi ai controlli. Le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno cercato di allontanarli dalla piazza ma non ci sono riuscite tanto che è stato deciso di aprire tutti i varchi della piazza consentendo l'accesso a tutti.
"Molte città hanno deciso di evitare i maxi schermi proprio per evitare assembramenti - ha detto Terrile - mentre in piazza De Ferrari sono saltati tutti i controlli e la giunta ha fallito nella gestione della piazza". Bucci, rispondendo alle
opposizioni, ha ribadito che la "colpa è stata di chi non ha rispettato le regole. Non sono degni di essere genovesi e sono loro che devono chiedere scusa. Io devo chiedere scusa solo a quelle famiglie con bambini" che se ne sono andati "per colpa di una cinquantina di scalmanati".
Sui mancati controlli in piazza, Bucci ha replicato che "al Porto Antico hanno funzionato perfettamente tanto che c'erano 400 persone dentro e 100 fuori perché non avevano il green pass o il tampone, mentre a De Ferrari i controlli sono stati stati fatti alle persone che attendevano di entrare e poi sono entrate. Tuttavia "la decisione di chi ha la responsabilità della gestione della sicurezza - ha aggiunto Bucci - è stata di privilegiare l'ordine pubblico rispetto alla normativa Covid così sono stati lasciati dentro anche gli altri".
IL COMMENTO
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