
L'imprenditore, attivo nella ristorazione, era stato invitato in albergo da un gruppo di persone, 4 uomini e 2 donne, poi rivelatisi spacciatori di droga, residenti in Piemonte e Lombardia, con la scusa di parlare di un ricevimento. Ma la trappola era stata sventata appena in tempo.
La polizia, che da settimane seguiva la banda perché sospettata di essere coinvolta in un traffico di droga, intercettava le telefonate dei sei. Dopo aver bloccato in autostrada con una scusa l'auto dell'imprenditore, all'appuntamento si era presentato un poliziotto in borghese, mentre in albergo pronti al blitz erano presenti decine di agenti. Tra le dieci persone per le quali sono scattate le misure cautelari ci sarebbero i mandanti del tentato sequestro che pare fosse stato ideato per avere soldi per acquistare partite di droga.
IL COMMENTO
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