È un ritorno alle proprie origini quello di Angelo Branduardi che torna a Genova dopo 6 anni di assenza dal palcoscenico ligure e che a Genova ha studiato al conservatorio intitolato proprio al grande Niccolò Paganini. Il grande compositore e musicista festeggerà all'Arena del Mare i suoi 45 anni di carriera, ospite del Palco sul mare Festival il 5 agosto alle 21, ma si è concesso prima una visita ai tesori di Palazzo Bianco e Palazzo Tursi. "Sarà un concerto corposo, più di due ore dove rivisiteremo tanti pezzi conosciuti e a sorpresa ci sono due inediti", spiega Branduardi. "Uno è un pezzo drammatico, l'altro l'opposto, ma sono le uniche due cose che sono riuscito a fare in questo lungo anno e mezzo, dove pensavo di essere l'unico a non riuscire più ad ascoltare musica, ma poi è stato così per tanti altri artisti".
È stato un anno silenzioso, difficile, a tratti esasperante per coloro che operano nella musica. "Adesso ci sarà un assalto natalizio, duecentomila dischi da cui io mi ritraggo onorevolmente. Il periodo è quello che è, un anno e mezzo di fermo drammatico. Per i tecnici lo è stato ancora di più perché l'indotto è rimasto fermo e gli aiuti sono stati pochi".
Branduardi è lo stesso "trovatore" di sempre nella città dei cantautori che tanto lo ha ispirato. A Genova dedica "Confessioni di un malandrino" perché all'epoca viveva nell'angiporto, accanto a contrabbandieri e prostitute, come ama raccontare lui. E adesso con lo sfondo del Porto e della Lanterna ripercorrerà le sue canzoni immortali per molte generazioni da "Alla fiera dell'est" a "Il ciliegio".
IL COMMENTO
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