Se potete, prendete qualche giorno di ferie: l’estate, quella vera e torrida, sta arrivando. Secondo i meteorologi, infatti, ci aspetta una settimana all’insegna dell’afa e delle temperature elevatissime che, qua e là in Italia da nord a sud, supereranno (in qualche caso abbondantemente) i 40 gradi.
Vietatissime, in vista del Ferragosto, le gite nelle città d’arte: all’inizio della settimana, infatti, il caldo picchierà soprattutto al meridione ma con il passare dei giorni la canicola risalirà la penisola e si farà sentire anche al nord, soprattutto nelle pianure e nelle grandi città lontane dal mare.
Diversa, ma non troppo, la situazione della Liguria: nessuna delle nostre città ha, per il momento, il bollino rosso d’emergenza, grazie all’influsso della brezza marina che generalmente ci protegge delle temperature più estreme. Ma anche da noi la colonnina di mercurio è destinata a superare, nelle giornate di mercoledì e giovedì, i 35 gradi, costituendo un inevitabile rischio per la popolazione più fragile, in particolare gli anziani, i bambini piccoli e i malati. Si tratta, secondo gli esperti, di un fenomeno che ha pochi precedenti in passato, dobbiamo quindi aspettarci condizioni davvero speciali e potenzialmente pericolose.
A questo proposito il ministero della sanità ha attivato, dalla famosa e torrida estate 2004, un “sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”: Genova è una delle 27 città italiane che dispongono di un osservatorio specifico, attivato per monitorare la situazione e studiare contromisure.
Ma se per ripararci dal freddo ci si copre, respingere il caldo è più complicato: un’esposizione prolungata a temperature elevate, infatti, può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità, come lo stress da calore o il colpo di calore. Queste condizioni, in particolare, possono aggravare specifiche condizioni croniche o patologiche. Un fattore da tenere in considerazione, per valutare il rischio caldo, è anche quello dell’età: i molto piccoli e i molto anziani sono i più esposti poiché i loro organismi sono meno attrezzati per disperdere il calore. Anche molte patologie croniche, l’uso di farmaci o quello di alcol e droghe possono essere fattori di aumento del pericolo.
Gli esperti hanno elaborato una serie di consigli per cercare di affrontare nel modo più giusto queste giornate particolarmente afose:
• Evitare di uscire di casa nelle ore più calde, tra le 11 e le 18;
• evitare l’attività fisica intensa in questa stessa fascia;
• indossare un abbigliamento leggero e comodo;
• rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro, senza però utilizzare l’aria condizionata a temperature troppo basse;
• bere molti liquidi, fare pasti leggeri, privilegiando frutta, verdura ed evitare le bevande alcoliche;
• utilizzare il potere rinfrescante dell’acqua, bagnandosi con frequenza.
In queste giornate di particolare caldo, infine, torna massima l’allerta sul rischio incendi: i roghi hanno già devastato diverse regioni italiane, la Sardegna, la Sicilia e la provincia di Pescara, una situazione monitorata con attenzione dalla protezione civile nazionale. Anche in questo caso, per le gite fuori porta, valgono le regole di buon senso atte a prevenire i roghi accidentali.
cronaca
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