Genova, intercettato plico con tre bossoli destinati a Papa Francesco

Una busta con tre bossoli di pistola destinata a Papa Francesco è stata intercettata nei giorni scorsi nel centro meccanizzato delle Poste dell'Aereoporto di Genova.

La missiva è partita da Colmar, località francese dell'Alsazia e sarebbe transitata anche dalla città di Strasburgo.

Il plico sospetto è stato rilevato e scoperto dagli scanner del centro postale di Genova e sequestrato dai carabinieri del nucleo investigativo che hanno poi inviato le prime indagini con tanto di rilievi effettuatti per rintracciare eventuali impronte digilati.

Si è appreso subito dopo che una busta analoga, con stesso contenuto e stesse località di partenza e destinazione, era stata sequestrata a Milano il nove agosto dai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del Nucleo investigativo di Milano sotto la direzione del pubblico ministero di turno della Procura di Milano, il sostituto procuratore Alessandra Cerreti.

Anche dentro quel plico tre proiettili di pistola, calibro 9 millimetri, e anche un messaggio che faceva riferimento ad operazioni finanziarie in Vaticano.

La busta, come quella intercettata a Genova, era indirizzata a "Il Papa - Città del Vaticano - piazza S.Pietro in Roma".

Il francese che ha spedito la lettera è già stato identificato e sarebbe, secondo quanto si è appreso, già noto ai gendarmi vaticani, con cui i carabinieri di Milano si sono coordinati per valutarne il gesto e l'eventuale pericolosità.

L'uomo avrebbe già in passato spedito lettere in Vaticano. Il francobollo della lettera è francese, e nella busta vi sarebbe stata anche una copia di un versamento da 10 euro, ma non è noto per cosa e in quali circostanze sarebbe stato effettuato.

I carabinieri hanno accertato che l'uomo in questi giorni si trova in Francia e non al Vaticano, nè tantomeno in Italia, dunque non rappresenterebbe un pericolo immediato per il pontefice. Ma ovviamente le indagini sul suo conto proseguono con altri accertamenti.