
"Se ragioniamo in termini ideali in qualche salotto intellettuale nessuno è contro la libertà e io sono il più grande liberale del Paese, ma la mia libertà finisce dove comincia la libertà di mio nipote di tornare all'Università, di mia moglie di andare a lavorare e di un mio vicino di casa di aprire la sua bottega, - evidenzia Toti - e se le loro libertà venissero impedite a causa di un mio comportamento sconsiderato ed egoista, credo che le loro libertà valgano un po' di più".
E ancora: "Se si vogliono rimettere i controllori sugli autobus, ragioniamoci, ma al momento non ho ancora visto stanziamenti governativi in tal senso, perché vuol dire assumere migliaia di persone e formarle". Secondo Toti i controllori andrebbero "assunti probabilmente senza un concorso, perché non siamo in grado di farlo in pochi giorni, se ci sarà una normativa speciale per farlo ben venga, siamo tutti pronti a utilizzarla".
IL COMMENTO
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