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Come Camera del Lavoro e Fillea di Genova riteniamo gravissimo lo stop ai lavori ed il ricorso alle 13 settimane di cassa integrazione che stanno interessando oltre 300 lavoratori, mai fermatisi neppure in piena pandemia e che oggi, al rientro dalle ferie, ricevono una notizia che ha il sapore della beffa. A questo si aggiunge il timore di un “effetto domino” con ricadute sugli altri lotti dei lavori del Terzo Valico. Quello che rappresenta il più grande cantiere attualmente attivo a livello nazionale, coinvolge migliaia di lavoratori tra diretti e dell’indotto.
L’edilizia, dopo la crisi atavica degli ultimi decenni, sembrava finalmente destinata a vivere una nuova stagione di ripresa e sviluppo. Insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo attivato tavoli di confronto, siglato accordi importanti sulla sicurezza, rivendicato adeguata formazione ai lavoratori del settore, in un confronto progettuale e di monitoraggio di questa infrastruttura strategica a cui si legano altre opere fondamentali per il rilancio dell’economia cittadina.
Infrastrutture bloccate, cantieri aperti, fondi nei migliori dei casi inutilizzati, opere in stand-by, contenziosi tra consorzi, appaltanti ed appaltatori: da decenni in Italia assistiamo a scempi le cui vittime risultano sempre essere i lavoratori ed in generale la collettività. Oggi, come Camera del Lavoro e Fillea Genova auspichiamo che la presenza di un Commissario straordinario dia la garanzia di non dover assistere a questi scempi. Ma, in caso contrario, la mobilitazione diventerà atto dovuto non solo per i lavoratori, ma per l’intera città.
IL COMMENTO
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