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Fra questi il più pesante per le vittime in via Righetti, a Albaro, dove un'anziana ha consegnato tutti i suoi gioielli per un valore stimato di circa 50 mila euro a sconosciuti che si erano spacciati per il nipote.
Prima uno uomo allarmava la pensionata al telefono affermando di essere il nipote e che la propria mamma aveva provocato un incidente stradale e che era detenuta in una caserma dei carabinieri. Per risarcire il danno cagionato e permettere la liberazione della nuora sarebbero serviti 45.000 euro. L’anziana, spaventata dal racconto, ha radunato tutti i suoi gioielli (appunto del valore stimato di circa 50.000 euro) e li ha poi consegnati ad una donna con cui il finto nipote
le aveva fissato un appuntamento in strada.
La donna quando si è accorta di essere stata raggirata è stata colta da un leggero malessere. Fra i gioielli che consegnato ai ladri i ricordi di una vita: anelli, braccialetti, orecchini di quando era ragazza.
La seconda truffa riuscita è avvenuta a ridosso di corso Europa, in via Mendozza, a Quinto, dove i ladri raccontando di essere dei tecnici incaricati di controllare le tubature si sono fatti aprire la porta da una pensionata e si sono impossessati di preziosi per 10 mila euro.
Non è riuscito invece il raggiro in danno di due ottantenni abitanti in via Bracelli a Marassi: la coppia si è accorta che lo sconosciuto alla sua porta non era un tecnico come affermava di essere e lo ha messo alla porta avvertendo subito dopo il 112.
Il questore di Genova Vincenzo Ciarambino rinnova l'appello ai cittadini a prestare massima attenzione agli sconosciuti che chiamano al telefono fisso (con il numero pubblicato sulle pagine gialle), suonano al citofono o alla porta.
Allo stesso modo dalla questura si sollecitano i familiari di anziani che vivono soli a informare del rischio delle truffe in casa, "prima di aprire la porta a uno sconosciuto - è l'invito lanciato a tutti - chiedete un consiglio telefonando a un familiare o un vicino di casa o al numero unico di emergenza 112".
IL COMMENTO
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