
Ai turisti infatti, secondo i dati ufficiali regionali, sono state somministrate in tutto 4500 dosi: piemontesi, lombardi, emiliani e romagnoli i più presenti, che hanno scelto soprattutto le aree di vacanza pressando meno gli ambulatori vaccinali genovesi. Secondo i dati diramati da Regione Liguria, i piemontesi vaccinati sono stati 2.896 (100 senza prenotazione nelle open night), i lombardi 1.450 (80 senza prenotazione), gli emiliano-romagnoli 131 (80 senza prenotazione). Le aree di maggior afflusso sono risultate Asl2 e Asl4 per i lombardi, Asl2 e Asl1 per i piemontesi, mentre gli emiliani sono stati ripartiti equamente sul territorio di Asl4 e Asl5.
Non ci sono solo i cugini delle regioni vicine, in questa estate stile 2018 (almeno per i dati di afflusso turistici sulle riviere): se sono meno presenti russi, americani e australiani, negli hotel e nei b&b si sono viste nuove presenze come i polacchi, i lituani, bulgari e rumeni, e ancora finlandesi, norvegesi e svedesi.
Alla Liguria proprio ieri è arrivato anche il messaggio del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, presente a Loano per una passerella elettorale in vista delle elezioni comunali: "La Liguria ha vissuto un'estate serena e tranquilla, punti sulla qualità del turismo".
Resta però il nodo dei trasporti e di una Liguria piegata dai cantieri autostradali e dalle code. Una Liguria che nella settimana post Ferragosto ha visto quasi chiudere un tratto di autostrada e che ancora in questi giorni di settembre registra fino a 16 km di code nelle direttrici più frequentate proprio dai turisti.
IL COMMENTO
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