Fin dal suo arrivo nel 2003, i colpi di scena non sono mancati. È l’anno in cui il Genoa fu ripescato per un illecito sportivo del Catania. Squadra in B grazie alle retrocessioni bloccate. La stagione seguente fu di assestamento. Nel campionato 2004-2005 il Genoa invece con Milito, Stellone e compagni con Cosmi allenatore, raggiunse il primo posto della Serie B ma la promozione in massima serie fu annullata a causa di un tentativo di corruzione ai danni del Venezia e i liguri furono così retrocessi in terza serie con tre punti di penalizzazione. Uno shock drammatico avvenuti mentre la formazione affidata a Guidolin si stava allenando nel ritiro di Neustift. Dalla A alla C: una catastrofe. Ma Preziosi una sera davanti ai tifosi in Piazza della Vittoria gridò mi famoso “Non mollo” e riconquisto la gente.
L'anno dopo, comunque, i rossoblù tornarono in B classificandosi secondi alle spalle dello Spezia nel girone che portò il gruppo di Vavassori (richiamato) a giocarsi i terribili playoff vinti a fatica con la Salernitana e il Monza. Nel campionato seguente ecco in panchina Gian Piero Gasperini che stupirà tutti in una serie B particolare per la presenza della Juventus retrocessa per via di Calciopoli. I rossoblu compiono l’impresa della promozione in A assieme al Napoli all’ultima giornata con lo 0-0 finale che scatena la festa per tutti.
Nella stagione 2008-2009 i rossoblù si classificarono con 68 punti al quinto posto, che garantiva l'accesso all'Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciotto anni. Era il Grifone si tutti di Milito, Thiago Motta e Ferrari. Ceduti però a giugno. La stagione seguente il Genoa non superò la fase a gironi della seconda competizione europea ma, per la prima volta nella storia, la formazione "Primavera" del Grifone vinse il Campionato Primavera con Chiappino e col baby Perin.
Nella stagione 2008-2009 i rossoblù si classificarono con 68 punti al quinto posto, che garantiva l'accesso all'Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciotto anni. Era il Grifone si tutti di Milito, Thiago Motta e Ferrari. Ceduti però a giugno. La stagione seguente il Genoa non superò la fase a gironi della seconda competizione europea ma, per la prima volta nella storia, la formazione "Primavera" del Grifone vinse il Campionato Primavera con Chiappino e col baby Perin.
Seguono tornei grigi con tecnici deludenti come Malesani. Nella stagione 2014-2015 nuovamente con Gasperini il Genoa ottenne il sesto posto con 59 punti in classifica, posizione che le avrebbe consentito l'accesso all'Europa League 2015-2016, che non ottenne a causa della mancata acquisizione della licenza UEFA. Fu una botta tremenda per tutto il mondo rossoblu anche perché in Europa ci arrivo la Sampdoria ripescata perché settima. Nella stagione 2015-2016, sempre con Gian Piero Gasperini in panchina, la squadra si piazzò all'undicesimo posto in classifica, raggiungendo il proprio record di permanenza in Serie A (10 anni consecutivi). Ma il Gasp andò alla fine all’Atalanta e di fatto inizio un altro declino anche perché fu chiaro che Preziosi dovete ricorrere a cessioni continue in nome delle plusvalenze utili a salvare il bilancio.
Le annate seguenti non furono esaltanti; gli unici alti vi furono con Davide Ballardini - lui mandò in B i blucerchiati - che prese la guida dei rossoblù per due volte nel corso dei campionati 2017-2018 (poi esonerato troppo in fretta) e 2020-2021, In mezzo due salvezze rocambolesche all’ultima giornata. Soprattutto con Prandelli a Firenze (Empoli in B grazie al ko con l’Inter) e poi con Nicola col Verona in casa, retrocesso il Lecce. Una lunga epopea sull’ottovolante delle emozioni senza dimenticare il caso Venezia e altri fatti che portarono alla rottura tra il presidente e la Gradinata Nord. Ora si aprirà una nuova pagina con Preziosi che si è arroccato nella trincea della lunghissima permanenza in A, meritando l’appellativo di “inaffondabile”.
Le annate seguenti non furono esaltanti; gli unici alti vi furono con Davide Ballardini - lui mandò in B i blucerchiati - che prese la guida dei rossoblù per due volte nel corso dei campionati 2017-2018 (poi esonerato troppo in fretta) e 2020-2021, In mezzo due salvezze rocambolesche all’ultima giornata. Soprattutto con Prandelli a Firenze (Empoli in B grazie al ko con l’Inter) e poi con Nicola col Verona in casa, retrocesso il Lecce. Una lunga epopea sull’ottovolante delle emozioni senza dimenticare il caso Venezia e altri fatti che portarono alla rottura tra il presidente e la Gradinata Nord. Ora si aprirà una nuova pagina con Preziosi che si è arroccato nella trincea della lunghissima permanenza in A, meritando l’appellativo di “inaffondabile”.
IL COMMENTO
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