Potrebbe arrivare da una tac e dall'esame delle denunce di scomparsa una risposta sul nome e volto da dare ai resti di donna ritrovati ieri pomeriggio da un clochard in via dei Pescatori, sotto la Sopraelevata di Genova.
Nello zainetto trovato accanto ai resti non c'erano documenti ma solo un paio di occhiali, alcune mascherine e un igienizzante. Il corpo, secondo il medico legale, sarebbe rimasto in quel luogo da circa sei mesi. Il pubblico ministero Giovanni Arena, che coordina le indagini dei carabinieri, ha aperto un fascicolo per atti relativi.
Da una prima ricognizione esterna non ci sono lesioni evidenti. Prende piede quindi l'ipotesi di un malore, ma non si escludono tutte le altre piste: dal suicidio all'aggressione.
cronaca
Donna mummificata alla Foce: la Tac potrà restituirle un nome
Fitto mistero sull'identità e sulle cause della morte, serviranno esami approfonditi
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