
Con questo tempo il maxi di Carlo Alberini ha scritto e fissato il tempo di riferimento di questa affascinante e impegnativa regata organizzata dallo Yacht Club Italiano e dalla Società Velica di Barcola e Grignano. Durante le 1130 miglia del percorso, gli scafi hanno incontrato situazioni meteo di tutti i generi: dalla burrasca della prima notte, per scendere poi lungo il Tirreno nella calma relativa di fine estate, traversare velocemente lo Ionio per poi andare a incontrare una risalita dell’Adriatico tutta contro vento e mare formato.
Con l’arrivo del Pendragon si è dunque fissato un tempo prezioso per il futuro, ma la regata è ancora aperta nelle retrovie con l’entusiasmate battaglia dei tre Class40 che, al momento di scrivere, navigano veloci al traverso delle coste della Croazia con il primo dei tre, Karnak di Stefano Raspadori, con 95 miglia ancora da compiere prima dell’arrivo nel Golfo di Trieste. A 30 miglia dalla sua poppa, Kika Green di Cristiano Verardo che segue una rotta analoga al primo, mentre Ediliziacrobatica di Ernesto Moresino naviga nel centro dell’Adriatico, attardato sugli altri da alcune rotture e uno stop and go a Santa Maria di Leuca a causa di un guasto al desalinizzatore. Continua la sua rotta ‘solitaria’ il First 44.7 Argo di Luciano Manfredi, autore di una brillante regata e che, in questo momento, potrebbe avere molte possibilità di una vittoria in tempo compensato, visto che sia lui che Pendragon corrono in IRC. Ancora 260 miglia separano Argo dalla linea d’arrivo e, dunque, giochi molto aperti.
Tutte le info e il Tracking online sul sito della regata.
IL COMMENTO
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