porti e logistica

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La base navale della Marina Militare della Spezia ospita la settima edizione di Seafuture: si tratta di un evento biennale dedicato all’economia del mare organizzato da Italian Blue Growth in collaborazione con la Marina Militare.
 
 
“I dati di quest’edizione confermano l’ottima riuscita della nostra rassegna – spiega la presidente della IBG srl, dottoressa Cristiana Pagni -, siamo passati da 177 aziende partecipanti a 320 adesioni, così come sono cresciute le delegazioni estere che da 42 diventate 60. Oltre ai temi legati alla marina e all’industria navale abbiamo affrontato conferenze sulla sicurezza nei porti, nei trasporti e nella logistica. Tutte le giornate hanno sviluppato il tema della sostenibilità ambientale ed economia circolare per preservare il mare per le generazioni future. Questo è un salone delle tecnologie marine: un’anima importante è, dunque, dedicata alla difesa. Di fatto i soldi spesi in ricerca militare sono subito trasponibili nel mondo civile: possiamo così utilizzare gli sviluppi della ricerca tecnologica nelll’automotive, nel biomedicale e nelle comunicazioni”.
 
 
“La Spezia è un polo d’eccellenza per la tecnologia, per l’industria navale e militare e per la nautica" - ha aggiunto il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in visita al Salone - "Questa provincia sta facendo egregiamente un percorso di crescita e sviluppo e Seafuture lo testimonia”.
 
 
All'interno del programma di Seafuture, l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale ha presentato il progetto Comodalce, co-finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transnazionale Interreg Central Europe, incentrato sui temi cardine del Green Deal, così come stabilito nell'Agenda della Commissione Europea e nelle relative strategie per la mobilità sostenibile e intelligente. Attenzione anche su progetti cofinanziati con fondi europei focalizzati sull'interconnessione sostenibile tra i porti ed i retroporti tramite lo sviluppo di strumenti ICT (Information Communication Technology). L'AdSP ha presentato il proprio progetto pilota che consiste nell'applicazione di soluzioni tecnologiche per facilitare lo scambio dati tra gli operatori coinvolti nel corridoio intermodale La Spezia - Verona.  Il progetto, giunto agli ultimi sei mesi di attività, ha coinvolto, oltre al porto della Spezia, i porti di Trieste (capofila di progetto), Rostock, Capodistria e Gdynia, gli interporti di Verona e Budapest.

 
“Nel post pandemia la prospettiva è quella di un porto resiliente, elettrico e digitale" - ha spiegato il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva-. "Abbiamo la necessità di riorganizzare i nostri sistemi logistici: la prospettiva magazzino zero va rivista. Sarà indispensabile guardare ad una svolta verso una progressiva totale elettrificazione, una vera e propria rivoluzione elettrica e stiamo lavorando con Terna per avere una rete adeguata per questi nuovi consumi”.