
E' successo ieri sera, sei ottobre, in piazza Dinegro, di fronte alla stazione Marittima: l'uomo, uno straniero sui trent'anni non ancora non identificato perchè privo di documenti, forse magrebino, ai primi soccorritori giunti sul posto è riuscito solo a dire di essere stato aggredito in un'abitazione, senza spiegare come fosse finito in strada, poi il buio, il silenzio assoluto.
Un silenzio che avvalora l'ipotesi di un regolamento di conti: l'uomo potrebbe essere stato punito con le profonde coltellate al viso per uno sgarro. Forse in ambienti di spaccio, ma ogni ipotesi per ora è solo tale visto che non si conoscono ancora nè il nome nè gli eventuali precedenti penali del ferito, che in linea teorica potrebbe essere stato sfregiato perchè ha denunciato o preso le distanze da persone che evidentemente conosce bene.
Non si esclude una vendetta per amore, per una donna contesa.
L'allarme per l'accoltellamento è stato lanciato dai medici del 118: sul posto le pattuglie delle volanti di zona e poi, quando ci si è accorti che poteva trattarsi di un tentato omicidio con mille punti oscuri da chiarire, gli investigatori della squadra mobile.
I detective diretti dal vice questore primo dirigente Stefano Signoretti hanno subito acquisito le immagini delle telecamere della zona e quando sarà possibile interrogheranno il ferito, che è intubato in un letto dell'ospedale San Martino ma non rischia la vita.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia