Gli accessi al porto di Genova sono spesso congestionati e il presidente di Spediporto, Alessandro Pitto, ha preso carta e penna e ha inviato una lettera al presidente dell’Autorità di sistema portuale Paolo Emilio Signorini.
“Alla luce dei ripetuti episodi di congestionamento della viabilità portuale nel Bacino di Sampierdarena, spesso coincidenti con l’arrivo in porto di unità portacontainer particolarmente importanti, la nostra categoria ha avviato una attenta analisi legata ai c.d. “colli di bottiglia” e “disfunzioni operative” da cui emerge, con chiarezza, l’esigenza di una forte e sostenuta digitalizzazione dei processi. In tale ottica risulterà determinante la puntuale applicazione dell’ordinanza n. 7/2021 ad oggi posticipata nella sua entrata in vigore al 1° Novembre 2021.
Nelle more dell’applicazione della citata ordinanza – continua la lettera di Spediporto - ed in attesa della realizzazione del Varco di Ponente che potrebbero significativamente incidere in modo positivo al temperamento del problema, vi rappresentiamo l’urgenza di individuare misure atte a scongiurare, già nei prossimi giorni, ulteriori episodi di forti rallentamenti ai gate dei terminal. Tali situazioni, vogliamo ricordarlo, hanno generato per la nostra categoria, al pari di altre, ingenti danni ed ingiustificabili ritardi nei confronti della clientela, contribuendo a creare un alone di inefficienza del porto di Genova che rischia di diventare insanabile. La merce non può subire ulteriori costi e disservizi oltre a quelli che già sostiene per le disfunzioni della rete autostradale
“Con l’obiettivo, riteniamo comune, di voler provare a ridurre e/o diluire i c.d. “picchi di traffico”, oggi concentrati in poche ore al giorno in alcuni giorni della settimana, riteniamo possa essere utile da parte dell’authority valutare l’opportunità di sostenere le seguenti proposte/richieste:
a) disponibilità della nostra categoria a garantire l’operatività dei varchi già dalle 05.00 am (oggi 06.00 am) al fine di favorire un arrivo ed un ingresso anticipato dei colleghi di autotrasporto presso i terminals portuali;
b) aumento del c.d. “periodo di free time” per i contenitori, ciò al fine di favorire, con un arrivo scaglionato su più giorni della settimana, un minor accesso di automezzi ai varchi portuali. Nel caso venisse accolta tale proposta sarà nostra cura intervenire sulla clientela al fine di favorire una modifica dei piani di carico e trasporto giornaliero verso il porto di Genova.
Come sempre – conclude la lettera - ci rendiamo disponibili a partecipare ad eventuali tavoli o incontri che si rendessero necessari al fine di affrontare il tema de quo e la valutazione delle soluzioni proposte”.
porti e logistica
Porto congestionato, gli spedizionieri scrivono due proposte all'Authority
Lettera di Alessandro Pitto al presidente Signorini
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