Era stato annunciato lo sciopero "a singhiozzo" della Rsu, la Rappresentanza Sindacale Unitaria, di Psa Pra' dall'11 al 15 ottobre per problemi interni, ma i disagi sono stati ben superiori al previsto a causa della manifestazione organizzata dai sindacati di base per la mattinata di oggi, uno sciopero generale che ha protestato anche contro il Green Pass. Il corteo a Genova ha messo in crisi la viabilità del ponente cittadino e del centro: partito alle 9 dal piazzale dei Traghetti Iqbal Masih è arrivato soltanto alle 14 sotto la sede di Confindustria, nei pressi della stazione Brignole (LEGGI QUI). Ma intanto a Pra', oltre al fermo attività di navi e ferrovia, l’adesione di molti lavoratori del Terminal alla protesta di Usb ha obbligato a chiudere l’operatività e quindi l’accesso ai camion.
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"Sono tre i motivi principali delle proteste: l'allungamento dei tempi di guida, cosa che l’azienda chiede, ma che invece i lavoratori hanno ampliamente rigettato, la pianificazione delle mansioni di lavoro nei vari turni e l’ampliamento delle dimensioni sul piazzale in altezza e larghezza. Sul terzo punto c’è disponibilità e apertura da parte della azienda", spiega Mauro Scognamillo segretario generale di Fit Cisl Liguria. "La fiducia sta nelle persone che si siedono al tavolo per la trattativa, l'azienda conosce bene la posizione e le richieste dei lavoratori, capiamo che il disagio creato sia notevole dato che lo stop delle attività è di circa due ore ogni sei".
Oltre 150 autisti sono rimasti bloccati per ore nel piazzale del Psa, fortunatamente senza conseguenze per il traffico veicolare. Il terminal ha infatti lavorato dalle 7 alle 11, poi si è fermato dalle 11 alle 15, per riprendere dalle 15 alle 17 e di nuovo fermarsi dalle 17 alle 19. Nella finestra delle 15 soltanto un'ottantina di mezzi pesanti sono riusciti a completare le procedure di scambio documentale. "Se alle 19 dovesse perdurare lo sciopero, i tir potrebbero accedere al terminal soltanto alle 6 di domani mattina", spiega a Primocanale Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto. "Anche per questo siamo d'accordo con l'autotrasporto di diffondere un'informativa costante sullo stato delle attività". Fortunatamente le operazioni sono riprese alle 19 e andranno avanti fino alle 22.
Ma la situazione è molto tesa, diversi autotrasportatori stanno rinunciando a recarsi sul posto, poiché "la situazione è diventata insostenibile, sia dal punto di vista operativo che da quello della sicurezza (visti gli assembramenti) dei nostri autisti, pertanto siamo costretti a sospendere i traffici da e per il Psa finché la situazione non si sarà normalizzata". A confermare la situazione è anche Giuseppe Bossa, coordinatore dell'Osservatorio Autotrasporti che si è detto soprattutto preoccupato per il 15 ottobre: "Questo blocco oggi ha coinvolto oltre 600 autotrasportatori, molti non sono arrivati a Genova poiché dopo una riunione urgente abbiamo convenuto fosse meglio rimandare a domani. I malumori sono alle stelle per coloro che sono rimasti bloccati, ma venerdì ci aspettiamo una nuova giornata di disagi a causa del Green Pass".
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Quello che preoccupa, però, è l'evoluzione delle proteste nei prossimi giorni. Il danno nella giornata odierna è di centinaia di migliaia euro, ma se lo sciopero dovesse perdurare con gli stessi effetti di oggi il danno sarebbe ben superiore. Anche per questo, l'auspicio è che si trovi un accordo favorevole tra l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, la Prefettura di Genova e Rsu nell'incontro organizzato che potrebbe portare alla sospensione dello sciopero, anche se non prima di mercoledì 13 ottobre. Nel frattempo da Psa il dirigente Luca Becce spiega: "Stiamo tenendo aperto il gate cercando di tenere botta, da domani si torna con lo sciopero di 2 ore a turno, ma è previsto in mattinata il quarto incontro "di raffreddamento" in cui speriamo di risolvere la situazione di tensione: a quel punto mercoledì mattina potrebbe tenersi l'assemblea dei lavoratori per valutare le proposte, con la speranza di tornare alla normalità entro giovedì mattina".
E intanto sul tema congestione nei terminal e ripetuti ritardi, spesso coincidenti con l'arrivo di importanti unità portacointainer, Spediporto si è detta disponibile a nome dell'intera categoria a garantire l'operatività dei varchi un'ora in anticipo e già dalle 5 del mattino, per favorire un arrivo e un ingresso anticipato degli autotrasportatori ai terminal portuali. Tra le proposte anche un aumento del cosiddetto 'periodo di free time' o di franchigia per i contenitori, per favorire con un arrivo scaglionato su più giorni della settimana, con un minor accesso di automezzi ai varchi portuali. "Nel caso venisse accolta tale proposta - scrive Spediporto in una lettera al presidente dell'Adsp Paolo Emilio Signorini - sarà nostra cura intervenire sulla clientela al fine di favorire una modifica dei piani di carico e trasporto giornaliero verso il porto di Genova".
porti e logistica
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